In occasione della visita dell’ambasciatore di Spagna in Italia, Alfonso Dastis, nella sede della Fondazione Foqus, l’Osservatorio nazionale sulla Creatività Urbana Inward ha animato i vicoli dei Quartieri Spagnoli, consegnando ad artigiani, commercianti e residenti decine di opere dello street artista napoletano Iabo, con soggetto Don Pedro de Toledo, il vicerè spagnolo “creatore” dei Quartieri. Un importante riconoscimento a chi in quelle strade di Napoli ha sempre creduto, restandoci a vivere e a lavorare anche nei momenti più difficili.A fine percorso, la tela originale “Don Pedro” è stata donata all’ambasciatore Alfonso Dastis, giunto a Napoli per sottoscrivere un accordo di collaborazione che sancirà l’impegno della Spagna in progetti di sviluppo sociale e culturale nei Quartieri Spagnoli, valorizzandone l’identità originaria con attività di rigenerazione urbana.
“Oggi – spiega Luca Borriello, direttore ricerca Inward – abbiamo vissuto qualcosa di straordinario. Nella cornice più ampia dell’accordo tra Foqus e Ambasciata di Spagna in Italia, insieme allo street artista napoletano Iabo abbiamo donato la prima decina di opere d’arte ad altrettanti personaggi dei Quartieri Spagnoli. Il soggetto è Don Pedro, viceré di Napoli ‘creatore’ dei Quartieri, e le persone che lo hanno ricevuto in segno di stima sono coloro che sono rimasti e che da generazioni credono nella bellezza dei Quartieri, nonostante tutto. Non è insolito che la street art, nei casi migliori, si accompagni ai processi di rigenerazione e prevediamo un interessante programma di creatività urbana tra questi stessi vicoli”.
L’Osservatorio nazionale Inward ha creato a Ponticelli il primo Centro territoriale per la Creatività Urbana con il grande progetto di rigenerazione sociale CUNTO – Creatività urbana Napoli Territorio Orientale, a favore di più di 500 giovani della periferia orientale di Napoli, sostenuto dalla Fondazione Vodafone Italia, dal Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri e da EAV.
Un progetto che nel tempo si è trasformato nel processo virtuoso di riqualificazione artistica e rigenerazione sociale noto come Parco dei Murales (laboratori ed opere per le 160 famiglie residenti), che vanta anche la prima grande opera su facciata a Napoli.Il programma, ideato e prodotto da Inward, è partito grazie al sostegno dell’UNAR – Ufficio nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ed al supporto tecnico degli Assessorati alle Politiche Sociali e al Decoro Urbano del Comune di Napoli. In seguito, Inward è stato incaricato dal Comune quale ente di supporto metodologico e tecnico per il progetto Assafà – A Social Street Art Festival Affair (laboratori sociali ed opere d’arte), rivolto a 1.700 bambini e ragazzi seguiti da 220 educatori delle 26 educative territoriali cittadine, che condividono con 26 street artist italiani i temi di 26 grandi opere.
Per capire ancora meglio la portata dell’Osservatorio, basta analizzare alcuni dati: Inward ha coordinato il primo Tavolo tecnico nazionale sulla Creatività Urbana al CNEL per la creazione di un modello di valorizzazione della street art, definendo da quel momento il fenomeno con l’espressione “creatività urbana”; ha ideato con il Dipartimento della Gioventù DoTheWriting!, la rete nazionale di circa 40 Associazioni per la Creatività Urbana (ACU) attive in 16 regioni; da ANCI ad ANCITEL, gestisce poi da 10 anni il portale web Italian Graffiti, monitorando più di 200 Comuni, 300 progetti e 30 festival tematici; coordina il primo Tavolo nazionale Esperti Street Art ed il primo Centro studi universitario sulla Creatività Urbana, nato all’Università Sapienza e trasferito ora a Napoli, con in dote 12 università italiane e 44 ricercatori esteri; dal 2004 ad oggi, ha prodotto opere di street art su 25 stazioni ferroviarie, 2 serie di rivestimenti speciali per treni ed il primo Albo degli street artist CREAV, in collaborazione con EAV e Regione Campania.
Inward è istituzione culturale partner per la street art in Italia del Google Cultural Institute, del GAI – Giovani artisti italiani, rete nazionale che conta 30 Comuni e 2 Regioni, di Treccani e dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli.
le foto di Luca Borriello e di Iabo nei Quartieri Spagnoli (“image1-5”),
Articolo pubblicato il giorno 6 Maggio 2019 - 21:28