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Con il โDecreto sulla crescita e internazionalizzazione delle impreseโ del 2014, lโItalia introdusse la possibilitร di detrarre lโIVA e dedurre i costi delle spese di rappresentazione dalle dichiarazioni dei redditi.
Spese di rappresentanza, cosa sono e come cambiano.
Quando si parla di spese di rappresentanza, non risulta sempre chiaro cosa si intenda e quali costi siano compresi allโinterno di questa definizione da molti considerata vaga. Per risolvere alcuni dubbi, lโAgenzia delle Entrate ha messo a disposizione del pubblico con la risoluzione del 12 marzo 2014 una lista delle attivitร e spese considerate valide:
- Tutte le spese per eventi e festivitร aziendali o di carattere nazionale e religioso;
- Spese per ricevimenti e intrattenimento per inaugurazione di nuove sedi o stabilimenti e le spese sostenute per la partecipazione a fiere, mostre ed eventi promozionali;
- Viaggi turistici durante i quali vengono svolte attivitร relative allโattivitร della ditta o attivitร promozionali.
Piรน in generale, le spese di rappresentanza sono tutti i costi che una azienda va a coprire per aumentare il proprio prestigio o la propria immagine volta ad aumentare le vendite ed ottenere nuovi clienti. Sono quindi tutte quelle spese volta allo sviluppo e alla crescita della ditta.
Anche le spese di ospitalitร vengono incluse tra quelle di rappresentanza divenendo quindi detraibili e deducibili se sostenute per giornalisti o fornitore che partecipano ad eventi o fiere. Non rientrano tra le spese di rappresentanza i costi sostenuti per vitto, alloggio ed altri acquisti effettuate per ospitare potenziali clienti per visite agli stabilimenti aziendali o altri eventi.
Tutte le spese di trasferta e rappresentanza andrebbero collocate in conti separati per garantire la facile comprensione e divisione dei costi in base al loro settore. In questo modo risulterebbe piรน facile calcolare i rimborsi per le spese di rappresentanza. Sarebbe opportuno avere un conto maestro con molti sotto conti suddivisi per tipologia di spesa. Ad esempio, buona prassi sarebbe quella di avere un conto diviso per tutte le categorie riportate di seguito: vitto, alloggio, rimborsi chilometrici, biglietti, spese di vario genere, spese di trasporto non incluse nelle categorie precedenti.
Questo sistema faciliterebbe la fase amministrativa e garantirebbe il rispetto delle leggi relative ai bilanci aziendali andando ad evitare sanzioni fiscali.
Spese di viaggio per professionisti, le novitร .
Anche le spese di viaggio di rappresentanti, dipendenti, amministratori e liberi professionisti ricadono in questa normativa ma vengono gestite da una legislazione creata apposta per queste categorie.
Le nuove regole per le deduzioni e detrazione delle spese di viaggio per professionisti e dipendenti vengono definite nella Legge 22 marzo 2017, n. 81, pacchetto di normative che include altre semplificazioni fiscali inserite dalla Legge di Bilancio del 2017.
Le spese sostenute dai committenti riguardanti vitto, alloggio, viaggio e trasporti non fanno piรน parte dei compensi in natura dei professionisti/rappresentanti. Il committente riceverร una fattura intestata a se stesso comprensiva dei costi dei servizi utilizzati dal professionista sia per spese di vitto e alloggio che spese di viaggio e trasporto; il committente non sarร inoltre obbligato a fornire copia delle fatture in questione al professionista e potrร quindi dedurre i costi sulla base delle regole a cui รจ sottoposta la categoria dellโazienda in questione.
Il professionista avrร il compito di creare ed inoltrare fatture relative solamente alla prestazione professionale fornita senza includere le spese di vitto, alloggio o viaggio coperte dal committente e non avrร accesso alla detrazione di quei costi.
Detrazioni IVA e deducibilitร delle spese di viaggio per professionisti.
Si potranno dedurre interamente dal reddito del professionista le spese di viaggio e trasporto sostenute dallo stesso a patto che siano parte dellโattivitร lavorativa. Tra questi troviamo ad esempio i costi relativi a biglietti aerei, mezzi pubblici, taxi, etc.
Se il viaggio viene fatto a scopo formativo, la deducibilitร viene impostata al 50% mentre, nel caso in cui la trasferta avvenga allโinterno del territorio comunale (o meglio allโinterno del territorio sede dellโattivitร professionale), non sarร possibile accedere a deduzioni di nessun tipo.
Per tutte le spese di trasferta collegata allโutilizzo di un autoveicolo di proprietร del professionista, le deduzioni e detrazioni IVA vengono calcolate seguendo lo schema riportato di seguito:
- La deducibilitร รจ del 20%, escludendo lโIVA. LโIVA viene detratta del 40%;
- Se il professionista fa parte della categoria del Regime dei Minimi, la deducibilitร sale al 50% e lโIVA viene inclusa nel costo ma resa indetraibile;
- Se il professionista fa invece parte del Regime Forfettario, i costi vengono resi indeducibili.
Articolo pubblicato il giorno 26 Maggio 2019 - 16:28