Gif_Masthead_970x250px_Cronacamp_prevenzione
angelovassallo
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 15 Novembre 2024 - 13:37
15.3 C
Napoli
Gif_Masthead_970x250px_Cronacamp_prevenzione

Scommesse in rete illegali e riciclaggio nell’Agro, le prime sentenze: assolto un finanziere

SULLO STESSO ARGOMENTO

Scommesse in rete illegali e riciclaggio nell’Agro, le prime sentenze: assolto un finanziere. L’operazione sgominò un gruppo, accusato di associazione a delinquere e con base operativa a Pagani, che sarebbe stata molto attiva nelle scommesse online
Scommesse clandestine in rete, assolto il finanziere coinvolto nella maxi indagine “Jamm Jamm”, concentrata sulle piattaforme illegali per il gioco online. Il militare, di 52 anni, è stato dichiarato non colpevole perchè il fatto non sussiste. La sentenza è stata emessa dal gup del tribunale, che lo ha assolto da tutti i reati a lui contestati. Quattro invece sono state le condanne, per due imputati di San Marzano sul Sarno – un anno e quattro mesi – un uomo di Castel San Giorgio, dieci mesi e un imputato originario della provincia di Agrigento, un anno e otto mesi. Insieme al finanziere, sono stati assolti altri quattro imputati, residenti invece nell’Agro nocerino. Queste posizioni sono state stralciate rispetto a quelle principali, che sono invece sotto processo a Nocera Inferiore, con il dibattimento nella sua fase iniziale dinanzi al collegio giudicante. L’operazione sgominò un gruppo, accusato di associazione a delinquere e con base operativa a Pagani, che sarebbe stata molto attiva nelle scommesse online. Attraverso un sito internet e senza le autorizzazioni ministeriali, il gruppo sarebbe riuscito ad estendere i suoi affari a regioni quali Basilicata e Calabria. Al vertice dell’organizzazione, finita nel mirino dell’indagine della Procura Antimafia di Salerno, c’era un paganese, coinvolto insieme a parte dei suoi familiari. I profitti delle scommesse clandestine sarebbero state reimpiegate in attività illecite ed in investimenti commerciali, come la gestione di un bar a San Valentino Torio. L’inchiesta fu condotta dai carabinieri del comando provincia di Salerno, dal 2013 al 2015. Il lavoro investigativo portò all’iscrizione di 64 indagati, molti dei quali hanno scelto il rito abbreviato per chiudere, almeno in primo grado, il loro iter giudiziario.


Articolo pubblicato il giorno 27 Maggio 2019 - 13:15

ULTIM'ORA

DALLA HOME

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE


Cronache è in caricamento