Con l’annuncio di Antonio Conte all’Inter ha preso il via il risiko delle panchina in Serie A, con la Juventus che resta la squadra più di tutte al centro di rumors e indiscrezioni per chi sarà l’erede di Massimiliano Allegri. Dopo i giorni caldi legati a un possibile sbarco a Torino di Pep Guardiola, possibilità ad oggi smentita dal Manchester City, sono questi i giorni di Maurizio Sarri. L’allenatore toscano sembra essere in pole position, anche se la vittoria dell’Europa League potrebbe mettere tutto in discussione. Non sono però da escludere colpi di scena, legati soprattutto ai nomi di Mauricio Pochettino. Pieno sostegno del club e carta bianca nei metodi di gestione dei giocatori. Sarebbero questi i punti fondamentali su cui Sarri punterà per rimanere alla guida del Chelsea. Lo rivela il prestigioso The Times, secondo cui il tecnico toscano incontrerà nei prossimi giorni la plenipotenziaria del club, Marina Granovskaia, per fare il punto sul futuro. Sarri è pronto a rimanere ai Blues e rifiutare l’offerta della Juventus soltanto se il club dimostrerà piena fiducia nei suoi metodi di lavoro. Nonostante la vittoria in Europa League e un contratto garantito per un altro anno (con opzione per il successivo, ndr), il 60enne Sarri non è certo di restare. L’ex allenatore del Napoli chiederà rassicurazioni sul fatto che il Chelsea sia pronto a sostenere il suo approccio tattico e i metodi di gestione degli uomini di fronte anche all’ostilità di alcuni tifosi, che spesso hanno criticato la squadra per il suo stile di gioco.Sempre dall’Inghilterra, però, altri rumor riferiscono oggi che la Juventus è pronta ad offrire un ingaggio da oltre 7 milioni di euro per tre anni a Sarri, individuato come l’erede di Allegri. Oggi l’agente di Sarri Alessandro Pellegrini, ha raggiunto a Londra l’intermediario Fali Ramadani, per incontrare la Granovskaia. Il club bianconero, però, al momento non avrebbe effettuato ancora alcun approccio ufficiale con il Chelsea che chiede il pagamento di 5,5 milioni per liberare il suo allenatore. Agnelli d’altronde vuole comunque aspettare la finale di Champions League di domani per capire anche la volontà di Pochettino, che ha detto chiaramente che solo all’indomani della sfida del Wanda Metropolitano scioglierà le riserve su una sua permanenza al Tottenham. Insomma, l’impressione è che ancora per qualche giorno continuerà il bailamme di voci e indiscrezioni intorno al prossimo allenatore della Juve. Il club bianconero, lavora in silenzio, e chissà che alla fine tiri fuori dai cilindro un nome fin qui ancora mai uscito: in molti da giorni ricordano ancora quell’estate del 2003 quando sembrava tutto fatto per Didier Deschamps e poi all’improvviso si trovò l’accordo con Fabio Capello in uscita dalla Roma.
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