Salerno. I Carabinieri della Compagnia di Salerno, nel corso della giornata di ieri, hanno dato corso ad una intensificazione dei controlli del territorio, disposti dal Comando Provinciale, che hanno portato all’arresto di due persone ed al controllo ed identificazione di circa 120 individui. Nel dettaglio, i militari della Sezione Radiomobile hanno tratto in arresto A.D., cl. 98,con precedenti di Polizia, perché ritenuto responsabile di detenzione illegale di arma clandestina con relativo munizionamento.
Più segnatamente il ragazzo, già in regime di arresti domiciliari, è stato sorpreso da una pattuglia della Sezione Radiomobile nel mentre era intento a parlare, sull’uscio di casa, con alcuni ragazzi che, alla vista dei carabinieri, si sono dati a precipitosa fuga a bordo di un ciclomotore. L’episodio ha destato sospetto nei militari che si sono subito portati all’interno dell’abitazione dove vive il ragazzo e, da una perquisizione immediata fatta sullo stesso giovane, è stata rinvenuta, nella cintola dei pantaloni, una pistola con canna modificata cal. 6,35 completa di serbatoio con all’interno tre proiettili e perfettamente funzionante. L’arrestato, su disposizione del Pubblico Ministero di turno, è stato condotto presso la locale Casa Circondariale. L’altro arresto è stato compiuto dai militari della Stazione di Vietri su Mare, invece, che hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, disposta dal GIP di Salerno su richiesta della locale Procura, perché ritenuto responsabile di tentata estorsione e lesioni. Nello specifico, C.P., classe ’89, pregiudicato residente a Vietri su Mare, è stato destinatario della misura cautelare in quanto, nel mese di aprile del c.a., in Vietri sul Mare, aveva dapprima minacciato e poi aggredito un autista di un autobus turistico dal quale pretendeva, indebitamente, la corresponsione di una somma di denaro per il parcheggio del mezzo turistico in uso alla vittima. Il giovane, dopo le formalità di rito, veniva sottoposto al regime di arresti domiciliari presso la propria abitazione in attesa di interrogatorio di garanzia da parte del GIP. Infine, venivano fatti controlli anche alla circolazione stradale, che consentivano elevare diversi verbali al Codice della Strada e ad identificate circa 120 persone e a controllare più di 50 tra auto e motoveicoli.
Articolo pubblicato il giorno 24 Maggio 2019 - 12:45