Benevento e Provincia

Rischio pozzi, sostanze nocive

Condivid

Presenza di tetracloetilene e cloroformio in due pozzi utilizzati per rifornire d’acqua la parte bassa della città di Benevento, precisamente i rioni Libertà e Ferrovia ed il centro storico. E’ quanto sostiene l’associazione Altrabenevento da mesi chiedendo la chiusura dei due siti e che tutti i quartieri siano riforniti unicamente dall’acqua proveniente dall’acquedotto del Biferno. Per questo, oggi pomeriggio, l’associazione ha avviato la raccolta di firme per una petizione popolare che chiede la chiusura dei pozzi di Pezzapiana e Campo Mazzoni. “La soglia di contaminazione è stata abbondantemente superata nei due pozzi – ha spiegato all’Adnkronos il presidente di Altrabenevento, Gabriele Corona – Lo studio dell’Arpac, cominciato nel 2004/2005, riguardava solo il pozzo di Pezzapiana.” “Si pensava a un inquinamento locale dovuto alle ferrovie che sono situate proprio lì vicino e invece – ha aggiunto Corona – è venuto fuori che riguarda anche Campo Mazzoni che è a 400 metri di distanza, vicino al fiume Calore. E’ un inquinamento, dunque, che riguarda tutta la falda sotto la piana di Benevento”. Non è una novità – ha continuato Corona – perché i piani d’ambito Calore Irpino del 2003 dicevano che bisognava chiudere quei pozzi perché la falda ‘è a forte rischio di contaminazione’. Nessuno ha mai vigilato attentamente nella fascia di protezione: non dovrebbero esserci discariche abusive che invece ci sono; non ci dovrebbero essere scarichi incontrollati di acque reflue; non ci dovrebbe essere uso di pesticidi in agricoltura”. “Oggi, secondo legge, quei pozzi non potrebbero stare dove sono poiché – ha proseguito Corona – si trovano in zone fortemente urbanizzate, e non hanno le concessioni: è di ieri la lettera ufficiale della Regione Campania che sostiene di non risultare alcuna concessione per l’emungimento mai rilasciate. La Provincia ci ha detto che gli unici atti che hanno sono autorizzazioni provvisorie risalenti al 2004, ma da allora nessun atto definitivo”. “La Gesesa (la società che gestisce l’erogazione dell’acqua in città) le ha sollecitate ma non le ha ricevute perché mancano i pareri delle Autorità”. “Ora la Gesesa – ha concluso Corona – ha chiesto alla Regione 50 litri in più al secondo, ma a nostro parere non bastano, ne servono almeno 140. In ogni caso i pozzi sono a rischio e andavano già chiusi da tanto tempo”.


Articolo pubblicato il giorno 3 Maggio 2019 - 20:46
Redazione Cronaca

Pubblicato da
Redazione Cronaca

Ultime Notizie

Il Napoli passa a Monza con il brivido: decide McTominay, Inter momentaneamente agganciata

Il Napoli di Antonio Conte soffre, lotta, ma alla fine esulta: con un gol di… Leggi tutto

19 Aprile 2025 - 20:01

Rumore Bianco, la performance di Danilo Napoli alla Galleria Toledo

Napoli si scatena con uno spettacolo che scuote le coscienze e sfida i tabù, affrontando… Leggi tutto

19 Aprile 2025 - 17:30

Tragedia del Faito, la Procura istituisce un pool investigativo: nominati i periti dei pm

Torre Annunziata– Sarà un’indagine a forte impronta tecnica quella aperta dalla Procura di Torre Annunziata… Leggi tutto

19 Aprile 2025 - 17:11

Concorso per ufficiali del ruolo tecnico dei carabinieri

Sono iniziate le procedure per la selezione e l’arruolamento di 17 Ufficiali del Ruolo Tecnico… Leggi tutto

19 Aprile 2025 - 17:05

Napoli, la faida tra i Rinaldi e i Mazzarella dietro la sparatoria alla via Crucis di ieri sera

Napoli - Gli investigatori non escludono una matrice camorristica per la sparatoria avvenuta nella serata… Leggi tutto

19 Aprile 2025 - 16:47

Solofra, tenta truffa a coppia di anziani fingendosi avvocato: 19enne arrestato

Un 19enne della provincia di Napoli è stato arrestato a Solofra, in provincia di Avellino,… Leggi tutto

19 Aprile 2025 - 16:40