Meno furti di opere d’arte ma piu’ persone denunciate. E’ il bilancio dell’attivita’ dei carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale della Liguria per il 2018. Sono state denunciate 44 persone (+69% rispetto al 2017) e controllati 3 mila beni, sono stati sequestrati 211 oggetti, di cui 156 reperti archeologici e 16 opere d’arte contraffatte, per un valore complessivo di circa 850 mila euro. Dall’analisi delle attivita’ e’ emerso che quasi la meta’ dei furti di opere avviene nelle chiese, anche di piccoli centri urbani. Tra le operazioni piu’ importanti il recupero, in Belgio, di tre pagine di un manoscritto del 1500 rubate 40 anni fa dalla Biblioteca nazionale universitaria di Torino. A Firenze sono stati recuperati due manoscritti del 1600 appartenenti alle arcidiocesi di Napoli e Firenze. In questo caso sono state indagate tre persone. E ancora: i carabinieri hanno sequestrato un dipinto del maestro Arnaldo Ferraguti rubato a un privato a Roma nel 1994. Per non renderlo riconoscibile, al dipinto erano stati aggiungi alcuni dettagli (due piante). In questo caso sono state denunciate sei persone tra venditori e acquirenti. Infine, il sequestro in provincia della Spezia di una collezione archeologica del periodo compreso tra l’VIII e il III secolo avanti Cristo, costituita da antichi manufatti di vita quotidiana e da un corredo funerario di sepolture etrusche e romane. Secondo i militari, i reperti sarebbero stati trovati nel corso di uno scavo clandestino nel centro Italia. Implementata anche l’attivita’ di controllo nelle aree tutelate da vincoli paesaggistici (+30%), che hanno permesso di fare 17 denunce per reati contro il paesaggio; e negli antiquari
Articolo pubblicato il giorno 29 Maggio 2019 - 14:10