Nocera. Manca un traduttore di dialetto colombiano, e il processo viene rinviato ancora. Sono trascorsi oramai 4 anni dal rinvio a giudizio che fu disposto per nove persone, accusate a vario titolo di diversi reati, tra cui quello di sfruttamento della prostituzione, presso un noto hotel di Nocera Inferiore
L’ultima udienza di qualche giorno fa ha registrato l’impossibilità di un consulente, indicato dal tribunale, nel trascrivere – con tanto di traduzione – le tante intercettazioni che fanno parte dell’indagine. Conversazioni con una lingua che risulta essere una variante di un dialetto spagnolo-colombiano, per il quale non si riuscirebbe a trovare un traduttore. Il precedente consulente che fu nominato dal tribunale rinunciò per motivi di salute. Così ha fatto il secondo, ma per motivi diversi. E intanto il processo non ha ancora visto partire il dibattimento. Secondo le indagini, in quell’hotel venivano gestiti e combinati incontri con prostitute e trans, attraverso annunci a mezzo stampa e portali web. Le donne che giungevano in albergo erano peruviane e colombiane. Dopo aver ottenuto il permesso di soggiorno in Spagna, arrivavano in Italia per alloggiare e lavorare come prostitute. Gli imputati sono attualmente nove, dopo una serie di stralci già decisi in fase d’udienza preliminare.
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