Venerdì 24 maggio alle ore 18 presso il Salone Bilotti dell’Archivio di Stato di Piazza Abate Conforti (Salerno) si terrà la presentazione del libro “Il tempo che non vola. Testo napoletano”, di Massimo Perrino (Graus Edizioni). In una recente intervista, il poeta Massimo Perrino ha spiegato di aver scelto questo titolo perché “c’è un tempo che vola, ma per fortuna c’è anche un tempo che non vola. È il tempo delle emozioni, dei ricordi, di ciò che resta impresso nella nostra mente e nel nostro cuore per sempre”. “Il tempo che non vola” è una raccolta di poesie scritte in lingua napoletana. Al centro dei componimenti del poeta Perrino, vi sono gli affetti di una vita, le emozioni, l’amicizia, ma anche temi più attuali come quello del femminicidio. Il drammatico tema del femminicidio costituisce un punto fondamentale nella poetica dell’autore, al punto da decidere di devolvere il ricavato delle vendite dei libri all’Associazione Edela, che lotta a sostegno e tutela degli Orfani di Femminicidio e delle Famiglie Affidatarie. Si stima che, ad oggi, i minori rimasti senza una madre e un padre a seguito di tragiche vicende di femminicidio siano circa 1700. Massimo Perrino, napoletano, giornalista professionista, da più di quindici anni è un punto di riferimento per la stampa parlamentare. Appassionato di teatro e di poesia, ha deciso di pubblicare la sua prima raccolta in napoletano, sollecitato da un’icona del giornalismo come Sergio Zavoli, suo primo estimatore, mentre il direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano ha firmato la prefazione. Tra i suoi maestri anche Giulio Baffi, Antonio Sasso e l’indimenticato Emiddio Novi. Gennaro Sangiuliano nella prefazione scrive: “Perrino è un poeta a tutto tondo, nel senso esistenziale del termine. La sua poesia ruota attorno all’ essere, affacciata su situazioni apparentemente semplici ma che poi si rivelano essere tessere di un mosaico che compone la dimensione umana». La scelta della lingua napoletana non è legata solo alle origini del poeta ma alla possibilità di adoperare un linguaggio che ha insito in sé i suoni della poesia: “A cominciare dal grande Salvatore Di Giacomo a Ferdinando Russo fino all’ indimenticabile Eduardo De Filippo, – conclude Sangiuliano – la poesia napoletana ha declinato sentimenti e cultura. Perrino si inserisce con successo in questo solco. Momenti su cui generazioni di poeti si sono misurati ma sui quali l’autore inserisce originali visioni e spunti di modernità”. L’evento si aprirà con i saluti istituzionali di Renato Dentoni Litta, direttore dell’Archivio di Stato di Salerno, Vincenzo Napoli, sindaco di Salerno, Francesco Picarone, presidente Commissione Bilancio della Regione Campania. Interverranno Roberta Beolchi, presidente dell’Associazione Edela, Alberto Mirabella, docente, Massimo Perrino, autore, e Vito Pinto, giornalista.
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