“Tutto e’ iniziato con uno striscione a Salerno. ‘Questa Lega e’ una vergogna’ appeso su un balcone e fatto rimuovere dalla Digos prima del comizio di Salvini. Lo striscione citava una canzone di Pino Daniele e farlo rimuovere e’ parso talmente assurdo che il giorno dopo a Brembate, dall’altra parte della Penisola, ne e’ comparso subito un altro. Questa volta rimosso dai pompieri”. Cosi’ in una nota Giuditta Pini, deputata del Pd. “Da li’ in poi gli striscioni sono comparsi ovunque: anagrammati, con Zorro ad esporli, ironici o con richieste sui 49 milioni. Ma oggi veniamo a sapere che le due persone che hanno appeso quel primo striscione a Salerno sono state denunciate e c’e’ un procedimento a loro carico. Non bastava la rimozione, rischiano il processo. Il reato? Turbativa di riunione di propaganda, da uno a tre anni di reclusione e una multa fino a 1549 euro. Avevano pienamente ragione. Questa Lega e’ una vergogna”, conclude Pini.
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