Si conoscera’ il 5 giugno prossimo la decisione del gup del tribunale di Avellino, Vincenzo Landolfi, per la richiesta dei pm di rinvio a giudizio nei confronti di Annamaria Scarinzi e delle figlie Floriana e Simona De Mita, che devono rispondere a vario titolo, insieme all’ex presidente della Aias di Avellino, Gerardo Bilotta, e ad altre 6 persone, di peculato, riciclaggio, malversazione ai danni dello Stato e truffa aggravata. Nell’udienza di questa mattina sono intervenuti i difensori di Bilotta e di due imprenditori fornitori dei centri di assistenza agli spastici gestiti dalla signora De Mita. L’udienza riprendera’ il 5 giugno proprio con la difesa della moglie dell’ex presidente del Consiglio. L’inchiesta, condotta dal procuratore aggiunto di Avellino, Vincenzo D’Onofrio, ha svelato una gestione personalistica dei centri di assistenza, chiusi lo scorso anno per un rosso nei conti di circa 6 milioni di euro. Nell’ambito delle indagini furono adottati anche dei provvedimenti cautelari, che videro la signora De Mita destinataria di una misura con l’obbligo di firma. All’ex presidente dell’Aias Bilotta furono sequestrati conti e beni immobili per oltre un milione di euro. Le due figlie di De Mita avrebbero invece ottenuto il pagamento di prestazioni professionali mai eseguite per circa 6mila euro complessivamente.
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