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Otto per mille, come e perché destinarlo alla Chiesa Cattolica

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Grazie a una firma gli italiani possono contribuire a realizzare grandi progetti caritativi, come Casa Emmaus a Caserta

PUBBLICITA

Anche quest’anno con la dichiarazione dei redditi i contribuenti italiani dovranno esprimere la propria scelta di destinazione dell8 per mille.

L’8 per mille è una parte dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) che tutti i cittadini possono devolvere a un ente religioso o allo Stato.

Tredici sono le realtà a cui i contribuenti possono donare l’8 per mille: Stato; Chiesa Cattolica; Unione delle Chiese Cristiana Avventiste del 7° giorno; Assemblee di Dio in Italia; Chiesa Valdese; Chiesa Evangelica Luterana; Unione Delle Comunità Ebraiche; Sacra Arcidiocesi Ortodossa; Chiesa Apostolica; Unione Cristiana Evangelica Battista; Unione Buddista; Istituto Buddista Italiano e Unione Induista.

L’80% degli italiani ogni anno sceglie di devolvere l’8 per mille alla Chiesa Cattolica e proprio in virtù di queste firme la Chiesa ha sempre potuto contare su risorse che sono state utilizzate, nel rispetto della legge, per tre finalità: esigenze di culto e di pastorale della popolazione, sostentamento del clero e interventi caritativi. Grazie a questo gesto, milioni di italiani hanno contribuito a fare dell’Italia il Paese dei progetti realizzati, una comunità ampia e solidale che ha assunto progettualità e concretezza quali sue parole d’ordine.

Tante, infatti, le realtà messe in piedi impiegando i fondi dell’8 per mille. Come Casa Emmaus a Caserta: una piccola casa in via Sud Piazza D’Armi che dall’ottobre 2017 accoglie le persone bisognose, siano esse italiane che straniere, offrendo loro un ambiente sereno dove sentirsi a casa. Voluta dal vescovo di Caserta, monsignor Giovanni D’Alise, Casa Emmaus è stata acquistata con 500 mila euro provenienti dai fondi 8 per mille. La struttura mette e a disposizione pasti caldi, 25 posti letto per i senza dimora, con prima colazione e sportello d’ascolto per riprogettare la propria vita. All’interno presenta sala da pranzo, bagni, stanze comuni e un giardino di cui tutti gli ospiti imparano a essere responsabili.

«Accoglie gli scartati, è la casa della tenerezza di Dio – spiega don Antonello Giannotti, direttore della Caritas diocesana e parroco del Buon Pastore –. Tantissimi dormono all’addiaccio di notte a Caserta, nella zona della stazione e in tutta la città: sono in costante aumento e le strutture per senza dimora non bastano, specie nei mesi freddi. L’accoglienza è relazione: ci salva, apre alla speranza e rialza gli sfiduciati. La nostra opera è questa, oltre l’aiuto materiale».

Come fare per donare l’8 per mille alla Chiesa Cattolica? La scelta dovrà essere espressa con il modello Redditi PF o con il modello 730 o ancora con il modello CU.

DESTINAZIONE 8 PER MILLE MODELLO REDDITI

La scelta viene effettuata utilizzando l’apposita scheda presente all’interno del modello Redditi.
Possono firmare solo i contribuenti che non scelgono di utilizzare il modello 730 per la dichiarazione dei redditi oppure i contribuenti che sono obbligati per legge a compilare il modello Redditi. Per effettuare la donazione basta semplicemente apporre la propria firma nella casella “Chiesa cattolica” situata nel riquadro denominato “Scelta per la destinazione dell’Otto per mille dell’Irpef”. Il modello e la scheda possono essere predisposti da qualsiasi intermediario fiscale abilitato alla trasmissione telematica (commercialisti, CAF), che provvederà anche all’invio della dichiarazione entro il 31 ottobre. Chi invece predispone da solo il modello, deve effettuare la consegna via internet entro il 31 ottobre, mentre chi non è obbligato all’invio telematico, può presentare il modello presso qualsiasi ufficio postale dal 2 maggio al 2 luglio.

DESTINAZIONE 8 PER MILLE MODELLO 730

Il modello 730 precompilato viene messo a disposizione del contribuente, a partire dal 15 aprile, in un’apposita sezione del sito internet dell’Agenzia delle entrate. Per accedere a questa sezione è necessario essere in possesso del codice Pin rilasciato dall’Agenzia delle Entrate. Il contribuente può accedere alla propria dichiarazione precompilata anche tramite il proprio sostituto che presta assistenza fiscale oppure tramite un Caf o un professionista abilitato. In questo caso deve consegnare al sostituto o all’intermediario un’apposita delega per l’accesso al 730 precompilato. Il 730 precompilato è a disposizione dei contribuenti che – oltre ai redditi di pensione, di lavoro dipendente o assimilati – possiedono altri redditi da dichiarare con questo modello e/o hanno oneri deducibili/detraibili, non hanno partita IVA e possono avvalersi dell’assistenza fiscale del proprio sostituto d’imposta (datore di lavoro o ente pensionistico) oppure di un CAF o di un professionista abilitato. Il 730 precompilato e il modello 730-1 devono essere presentati entro il 7 luglio nel caso di presentazione al sostituto d’imposta e entro il 23 luglio nel caso di presentazione diretta all’Agenzia delle Entrate oppure al Caf o al professionista abilitato.

DESTINAZIONE 8 PER MILLE MODELLO CU

Possono utilizzare il modello CU i contribuenti che possiedono solo redditi di pensione, di lavoro dipendente o assimilati, attestati dal modello CU e sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi. Per devolvere l’8 per mille alla Chiesa Cattolica i contribuenti che ricorrono al modello CU devono firmare nella casella “Chiesa Cattolica” situata nel riquadro relativo alla scelta per l’8 per mille situato nell’apposita scheda allegata. Occorrerà anche firmare nello spazio “Firma” posto in basso nella scheda. Il modello CU deve essere consegnato entro il 30 settembre solo la scheda con la scelta, in una busta chiusa, che deve recare cognome, nome, codice fiscale del contribuente e la dicitura “SCELTA PER LA DESTINAZIONE DELL’OTTO, DEL CINQUE E DEL DUE PER MILLE DELL’IRPEF” consegnandola presso un qualsiasi ufficio postale (il servizio di ricezione è gratuito) oppure a un intermediario fiscale abilitato alla trasmissione telematica (commercialisti, CAF). Gli intermediari hanno facoltà di accettare la scheda, possono chiedere un corrispettivo per il servizio e devono rilasciare, anche se non richiesta, una ricevuta attestante l’impegno a trasmettere la scelta. È possibile trasmettere la direttamente via internet entro il 31 ottobre.


Articolo pubblicato il giorno 28 Maggio 2019 - 15:10

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