I carabinieri di Battipaglia, su disposizione del Gip del tribunale di Salerno e richiesta della Procura Distrettuale Antimafia, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Antonio Tesone, indagato insieme ad altre cinque persone, già arrestate nell’operazione svolta il 27 aprile scorso, per l’omicidio di Aldo Autuori, aggravato dal metodo mafioso ed avvenuto il 15 agosto 2015 a Pontecagnano Faiano.
Le indagini condotte dai militari dell’Arma hanno consentito di “raccogliere ed analizzare ulteriori elementi rispetti alle risultante compendiate nell’ordinanza a carico dei mandanti e degli organizzatori del delitto”. Grazie all’incrocio di dati e tabulati telefonici è stato possibile accertare la presenza di Tesore sul lungo dell’omicidio individuandolo come uno degli esecutori materiali dell’omicidio di Autuori che, secondo le ricostruzione degli investigatori, era stato voluto da Francesco Mogavero e Enrico Bisogni (mandanti) ed organizzato da Luigi Di Martino come intermediario tra i mandati e gli esecutori materiali, che, a sua volta, si era rivolto a Francesco Mallardo, capo dell’omonimo clan operante nella zona di Giugliano in Campania, il quale, tramite Stefano Cecere, avrebbe dato l’incarico di compiere l’omicidio a Tesone, alias “uomo della masseria” e ad un altro complice. Tesone, al momento della cattura, era già agli arresti domiciliari nel comune di Villaricca per altri reat
Articolo pubblicato il giorno 18 Maggio 2019 - 11:49