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Napoli, insulti contro l’equipaggio del 118 che stava soccorrendo un codice rosso: l’ambulanza era parcheggiata davanti al suo cancello

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“E mentre alcuni ci insultano per aver lasciato l’ambulanza davanti ad un cancello privato per soccorrere una persona in fin di vita……..a Via San Domenico Soriano succede questo….codice rosso ; persona che satura all’ 80% incosciente. L’equipaggio della postazione 118 del San Gennaro prosegue a piedi per una considerevole distanza! 11 minuti per arrivare sul posto (tempi standard per un rosso: 8 minuti)”. L’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate racconta dalla sua pagina facebook l’aggressione numero 32 dell’anno ai danni di medici, infermieri e personale di ambulanze: “

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Erano circa le 12.30 di domenica, la postazione 118 del San Gennaro è stata allertata per un
tentato suicidio. La chiamata che arriva da via Foria è per un codice rosso. Parcheggiata l’ambulanza dinanzi ad un cancello di un parco privato l’equipaggio si è recato immediatamente presso il domicilio del paziente. Dopo appena due minuti qualcuno ha suonato “in maniera brutale il citofono dell’appartamento e dal balcone si sentono schiamazzi di persone”. L’autista scende subito per spostare l’ambulanza ma la persona che doveva uscire con l’auto ha iniziato ad inveire verbalmente contro lo stesso, utilizzando i peggiori epiteti ed affermando: ‘Tu non sai fare il tuo lavoro, devi
rimanere vicino l’ambulanza!”. L’associazione Nessuno tocchi Ippocrate coglie l’occasione per ribadire che “la qualifica di autista soccorritore prevede l’attiva presenza di quest’ultimo sull’intervento, sopratutto se si tratta di un codice rosso e che un mezzo del 118 in soccorso può fermarsi ovunque perché in ballo ñ ‘è la vita di una persona”. Purtroppo spesso capita che i comuni cittadini parcheggino in maniera selvaggia e siamo costretti a fare innumerevoli manovre, tardando il nostro arrivo o ancora peggio raggiungendo il luogo d’interesse dell’intervento a piedi. Come
accaduto in via San Domenico Soriano. Movida che ostacola il passaggio dei mezzi di soccorso, sosta selvaggia……ma dove siamo? Alcuni cittadini di questa bellissima città non sono minimamente paragonabili a nessun individuo sulla faccia della terra, persino nelle “favelas” sono più civili! Ed in tutto questo la città di Napoli ha un solo carro attrezzi che funziona h12! Possiamo lavorare in queste condizioni?”, si chiedono quasi rassegnati.


Articolo pubblicato il giorno 6 Maggio 2019 - 08:45

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