E’ tornata a zampillare la storica Fontana del Belvedere a Capodimonte grazie a un restauro di 150mila euro finanziato dall’azienda di acque minerali Ferrarelle SpA e sono ritornati nuovamente visibili i giochi d’acqua che hanno incantato generazioni di napoletani. Lo sporco, le massicce incrostazioni di calcare e i muschi hanno lasciato il posto al bianco splendente del complesso scultoreo che poggia su una base in ritrovata pietra lavica vesuviana (il materiale e il colore erano ormai irriconoscibili negli ultimi decenni). I lavori di restauro sono stati eseguiti dall’impresa Centanni Restauri snc di Vincenzo Centanni & C. in maniera completamente eco-sostenibile, sotto la direzione dei lavori dell’architetto Giosue’ De Angelis nell’arco di nove mesi (1 agosto 2018-30 aprile 2019) e sono iniziati con un’estesa campagna diagnostica, eseguita in situ e su campioni in laboratorio, finalizzata all’individuazione dei fattori e dei prodotti di degrado che interessavano il monumento. Nella prima fase si e’ proceduto all’eliminazione di alghe, funghi, muschi e piante superiori infestanti che avevano aggredito il monumento.Successivamente sono state eseguite operazioni di consolidamento per il ripristino della coesione e il fissaggio delle pietre e, infine, a interventi di pulitura per rimuovere le massicce concrezioni calcaree, le croste nere, i residui biologici, e lo sporco da deposito. Inoltre, si e’ provveduto alla stuccatura delle lesioni e, in generale, alla reintegrazione di tutte le lacune presenti (e’ stata integralmente ricostruita, ad esempio, la testa del serpente sulla base di foto e documenti storici). Il restauro e’ terminato con la protezione finale del monumento marmoreo mediante l’applicazione di un prodotto con speciali caratteristiche di idro-oleorepellenza capace di garantire un’adeguata protezione senza pregiudicare la naturale traspirazione della pietra. Inoltre, durante le operazioni di restauro, si e’ impermeabilizzata la vasca, realizzato un nuovo impianto di illuminazione e ripristinato gli impianti idrici e tutte le canalizzazioni che producono i “giochi d’acqua” originali della Fontana. Il restauro e’ stata anche l’occasione per ripristinare i viali del Belvedere, sconnessi dall’usura e dal tempo. E’ stato interamente rifatto il pavimento in battuto di tufo (per un totale di 1500 metri quadrati) realizzato in taglime di tufo per uno spessore di 15 centimetri ottenuto con 60% di taglime di tufo, 40% di lapillo confezionato con 150-200 kg di calce idraulica.
Articolo pubblicato il giorno 9 Maggio 2019 - 19:44