Napoli. Quando il ministro Salvini dice che in giro ci sono 12mila condannati liberi “ha ragione, ci sono dei colpevoli in libertà. D’altra parte il ministro ha preso i dati dalla mia relazione, non se li è mica inventati”. A rilanciare il dato e’ il presidente della Corte d’Appello di Napoli, Giuseppe De Carolis di Prossedi, in un’intervista al QN nella quale lamenta una “cronica” carenza di organico, che è stata fronteggiata anche con l’invio di “ex barellieri”. “Le Corti d’Appello sono tarate su carichi di lavoro che erano quelli di 20-30 anni fa. Occorrerebbe adeguare le piante organiche ai mutamenti in corso, soprattutto per Napoli e Roma – osserva – L’arretrato di sentenze non eseguite si è creato nel tempo proprio per questo motivo, ma anche perche’ il personale amministrativo delle Corti d’Appello e’ ‘distratto’ da altre funzioni, penso alle elezioni o agli esami per avvocati. E alla fine per fronteggiare tutto ci hanno mandato anche degli ex barellieri”. “Nelle more dei concorsi – spiega – che hanno tempi lunghi, il ministero della Giustizia ha adottato questa soluzione, destinando alle nostre cancellerie personale della Croce Rossa in mobilità. Il problema è che questo personale è arrivato in età avanzata e senza formazione, all’inizio è stato traumatico”.
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