Napoli. La Segreteria Nazionale del SAPPE, Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, primo Organismo rappresentativo della categoria, nella persona del Segr. Naz. Emilio Fattorello, denuncia un’aggressione negli Istituti della Regione Campania che ha visto ancora una volta soccombere il Personale del Corpo della Polizia Penitenziaria. Ennesima violenta aggressione subita questa volta dal Personale in servizio presso il Centro Penitenziario di Napoli Secondigliano.” Giunge notizia che nelle ultime ore un detenuto di origini napoletane, -denuncia Fottorello-ristretto per reati comuni, ha aggredito con inaudita violenza due colleghi. Il detenuto in questione accompagnato in infermeria per un controllo sanitario ha prima inveito verbalmente contro il medico e personale parasanitario e poi, passando a vie di fatto, ha aggredito fisicamente le unità di Polizia Penitenziaria che cercavano di contenerlo e calmarlo. L’aggressione ha costretto gli agenti coinvolti a ricorrere alle cure mediche presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale civile esterno ove venivano riscontrate e repertate varie lesioni. Uno dei due colleghi mal capitati riceveva una prognosi di 25 giorni per una frattura al braccio. Il SAPPE da troppo tempo continua a denunciare l’alta frequenza di eventi critici negli Istituti penitenziari della Regione ove il sovraffollamento della popolazione detenuta ormai è incontenibile raggiungendo circa 1500 unità in esubero e portando il numero dei ristretti verso le 8000 presenze a fronte di una tollerabilità di 6500 unità.Il tutto mentre gli organici del Corpo della Polizia Penitenziaria che raggiungevano 4700 unità sono oggi al di sotto delle 4000 unità. Ciò a causa dei tagli alle piante organiche previste e conseguenti alla Legge Madia e per l’alto numero di Personale andato in quiescenza negli ultimi tempi senza un regolare turn-over. Si segnala ancora una volta l’emergenza e l’ingovernabilità del sistema penitenziario a seguito dell’apertura indiscriminata ed irresponsabile delle celle al fine di garantire maggiori spazi detentivi dopo la Sentenza Torreggiani della Corte Europea. Il Centro Penitenziario di Secondigliano, una delle Strutture penitenziarie più estese per perimetro in campo nazionale, al momento ospita una popolazione detenuta pari a 1424 unità con un evidente sovraffollamento di circa 150 unità , Istituto questo che ospita circa 800 detenuti appartenenti al circuito “Alta Sicurezza” affiliati a clan camorristici; detenuti assegnati all’”Articolazione mentale” sottoposti ad Osservazione psichiatrica; detenuti inseriti nel circuito detentivo “Sex-offender” ed infine detenuti di “Area riservata”. La Pianta organica della Polizia amministrata nei diversi ruoli è prevista a 1080 ma sono effettivamente operativi solo 621 suddivisi in turni H24. Detto contingente di Personale viene impiegato con il ricorso al lavoro straordinario di cui sovente non esiste copertura finanziaria per far fronte alla Spesa. Il Personale oltre ad essere impiegato in tre turni anziché quattro come previsto dalla normativa che regola la materia deve esercitare nel proprio turno di servizio la sorveglianza in più posti sottoponendosi ad un lavoro usurante in un particolare ambiente lavorativo già di per se critico quale quello del Centro Penitenziario di Secondigliano. A ciò bisogna aggiungere i gravosi e usuranti servizi consequenziali ai ricoveri urgenti esterni dei detenuti ad alle visite ambulatoriali esterne, servizi questi che vengono espletati dallo stesso Personale impiegato in turni nei Settori detentivi del Reparto. La scrivente Segreteria del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria esprime solidarietà e vicinanza al Personale del Centro Penitenziario di Secondigliano vittima dell’ultima aggressione esprimendo l’augurio di una veloce ripresa”.
Articolo pubblicato il giorno 3 Maggio 2019 - 14:24