Napoli. Un Flash Mob per disarmare la camorra e rispondere uniti con il dialogo e con le idee all’ondata di violenza che ha travolto la quotidianità dell’ospedale dei Pellegrini. «Questa è la risposta delle Organizzazioni Sindacali e dell’Asl Napoli 1 Centro all’aggressione subita nei giorni scorsi – dice il commissario straordinario Ciro Verdoliva. Una risposta che nasce dalle richieste che in questi giorni mi sono pervenute da organizzazioni sindacali di comparto, dalla RSU e dalla dirigenza. Il Flash Mob ci darà l’occasione di lanciare un segnale forte e visibile, ma la nostra iniziativa proseguirà anche dopo, quando ci ritroveremo tutti insieme (nel Salone del Mandato dell’Augustissima Arciconfraternita ed Ospedali della SS. Trinità dei Pellegrini e Convalescenti) per parlare e discutere di quanto accaduto e condividere idee su iniziative da mettere in campo». Il Flash Mobe il successivo momento di approfondimento – aperto chiaramente anche ai rappresentanti degli Ordini professionali e alla cittadinanza – è fissato per lunedì 27 alle 12 ,00 nel presidio ospedaliero dei Pellegrini. “Noi ci saremo , e condividiamo a pieno l’iniziativa messa in campo dalla nuova struttura commissariale della Asl Napoli 1 Centro, ma a patto che i colleghi , gli operatori gli uomini e le donne di quest’azienda siano tutelati da tutte le forme di aggressioni e di camorra anche quella istituzionale, quelle presenti ancora oggi nella nostra azienda, nonostante tutti gli sforzi messi in campo soprattutto dell’ingegnere Ciro Verdoliva”, e quanto si legge in una nota della Rsu dell’Asl Napoli 1. “Con i suoi abusi di potere,- spiega il sindacalista Lello Pavone- clientelismo, privilegi, sprechi di denaro pubblico e corruzione .Che minaccia con i consigli disciplinare chi ha il coraggio di denunciare le cose che in quest’azienda non vanno, o chi non si allinea al sistema. Caro commissario straordinario questi metodi vanno combattuti senza se e senza ma, non solo con i proclami ma con atti concreti e immediati , ecco perché saremo presenti lunedì 27 , per consegnare al direttore generale le nostre 10 proposte per difendere concretamente i lavoratori dalla camorra che spara , da quella ancora più subdola che si nasconde all’interno della nostra grande e gloriosa azienda e da tutta quella parte di popolazione violenta e minacciosa che molto spesso indirizza la sua aggressività sugli operatori come capri espiatorio di un sistema che non funziona e che non viene fatto funzionare….”.
Articolo pubblicato il giorno 20 Maggio 2019 - 21:31