Napoli. Ieri sono terminate le procedure di riesame relative all’ordinanza di custodia cautelare emessa a carico di 10 persone che, circa 15 giorni fa, ha portato in carcere tutti i presunti componenti della piazza di spaccio a cielo aperto del parco Ises di via Catone, ritenuta dagli inquirenti una delle più fiorenti del rione Traiano dove infatti era possibile acquistare ogni tipo di sostanza. Le indagini sono state svolte con mirati servizi di osservazione posti in essere anche con l’ausilio di un furgone “spia” attrezzato per fare fotografie e video. Così facendo gli inquirenti, utilizzando come attività di riscontro anche le dichiarazioni e le individuazioni fotografiche degli acquirenti fermati poco dopo la acquisto della droga, sono riusciti ad individuare tutti i responsabili della vendita di droga. Al riesame l’impianto accusatorio ha retto, tuttavia, per Cristian Pengue difeso dall’avvocato Marco Bernardo, il tribunale ha disposto l’annullamento della misura disponendo la sua immediata scarcerazione. L’avvocato Bernardo è infatti riuscito a dimostrare come gli elementi raccolti a carico del suo assistito fossero troppo pochi per ritenere che lo stesso certamente facesse parte dell’organizzazione dedita al traffico di stupefacenti. Cristian Pengue è persona già nota alle cronache poiché era uno dei componenti di quel gruppo di ladri di appartamento nel cui inseguimento, qualche mese fa, morì travolto da un treno il carabiniere Emanuele Reali. In quella circostanza, nonostante l’ordinanza per associazione finalizzata ai furti in appartamento che gli fu notificata, l’avvocato Bernardo riuscì ad ottenere per il suo assistito, all’esito del Riesame, gli arresti domiciliari ai quali Pengue è nuovamente tornato dopo l’annullamento dell’ultima misura di ieri.
Articolo pubblicato il giorno 1 Maggio 2019 - 09:33