Napoli. A soli diciotti anni già si è beccato 18 anni di carcere ‘il killer che spara con due pistole’: Michele Elia junior nipote omonimo del boss del Pallonetto di Santa Lucia e figlio di Ciro detto o’ Mucillo. E’ accusato dell’omicidio di Agostino Di Fiore, un 28enne di Secondigliano ucciso l’undici giugno del 2018 all’esterno di una discoteca di Coroglio, e del tentato omicidio di Giuseppe Iaselli avvenuto in piazza Trieste e Trento il 13 maggio. In quell’occasione come testimoniano le immagini delle telecamere di video sorveglianza pubbliche il giovane rampollo della famiglia clan che gestiva lo spaccio a santa Lucia e sul Lungomare di Napoli si rese protagonista di una plateale sparatoria stile pistoleri dei film Western di Sergio Leone alzandosi sui pedalini dello scooter e sparando con due pistole contemporaneamente contro la vittima designata. Nel corso del processo che si è svolto con rito abbreviato il giovane Elia -come riporta Il Mattino-ha spiegato che non voleva uccidere Di Fiore ma solo incutergli timore e che la sua era una bravata. Il giovane di Secondigliano fu assassinato all’esterno di una discoteca di Coroglio dopo aver litigato con il suo amico Francesco Esposito detto o’ chiatto che dopodomani sarà a processo davanti al gup del Tribunale di napoli perché accusato di essere il mandante di quell’omicidio.
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