“A Napoli, dove lo Stato é assente, facciamo come a Reggio Calabria, togliamo i minori ai camorristi”: dice Nicola Morra, presidente M5S della commissione parlamentare Antimafia, intervistato da Repubblica. “Una forza politica ha individuato nella criminalità straniera il nemico da abbattere – dice tornando sul suo tweet che ha irritato la Lega -. Ma i dati dimostrano altro. Sono le nostre mafie che fanno lavorare quelle che arrivano da fuori. Certo, ci sono state operazioni importanti, ma l’allerta per Napoli non cala. Mi è stato insegnato che se liberi un territorio da un clan, c’è il rischio che un altro riempia quel vuoto. E purtroppo a Napoli lo Stato è assente”. “Lo Stato – continua – dovrebbe rispondere col ministero dell’Interno, ma anche con la Pubblica istruzione, con la Giustizia, con un discorso a 360 gradi. I tempi del tribunale di Napoli non sono da record positivo. Il procuratore Cafiero dice una cosa giusta quando cita il presidente del tribunale dei minori di Reggio Calabria Roberto Di Bella e l’idea di togliere i ragazzi alla ‘ndrangheta”. Morra contesta poi Salvini per non essere andato a Napoli: “Non conosco i suoi impegni. Forse ci sono sensibilità diverse. A me la presenza del ministro sembra doverosa per rendere evidente la vicinanza delle istituzioni a chi è stato colpito da un folle criminale. Il nostro Andrea Caso è andato subito lì per rappresentare l’Antimafia. Io conto di andarci domani”.
Articolo pubblicato il giorno 6 Maggio 2019 - 08:56