Caserta. Il prossimo 21 giugno inizierà davanti al gup del foro di Santa Maria Capua Vetere l’udienza preliminare del procedimento penale che vede indagati i funzionari del comune di Castel Volturno per corruzione. Sono 28 le persone che compariranno davanti al gup Orazio Rossi. L’indagine condotta dai carabinieri di Mondragone, coordinati dalla Procura di competenza, portò lo scorso 11 gennaio all’arresto di sei persone tra cui il dirigente dell’Utc del Comune di Castel Volturno, Carmine Noviello e il dipendente Antonio Di Bona, il primo ritenuto figura centrale di un “consolidato sistema corruttivo” che per anni avrebbe caratterizzato la prassi amministrativa del comune del litorale domizio, noto soprattutto per il degrado socio-ambientale legato alla presenza di almeno 15mila immigrati clandestini. A marzo sono state chiuse le indagini, è c’è stata poi la richiesta di rinvio a giudizio della Procura. Secondo gli inquirenti, che hanno iniziato ad indagare nel 2016 sulla base della denuncia di un cittadino che aveva chiesto un’autorizzazione sismica per un complesso residenziale, Noviello e Di Bona, finiti in carcere, avrebbero ottenuto negli anni, in modo sistematico, soldi e favori per rilasciare atti e permessi; gli inquirenti hanno intercettato i due in ufficio, scoprendo che in qualche circostanza, Di Bona in particolare, si è fatto pagare “in natura”, con prestazione sessuali, anche in Comune, da persone che chiedevano il suo intervento per vicende edilizie. Tra gli indagati il Comandante della Municipale Luigi Cassandra, il maresciallo Francesco Morrone, il tecnico comunale Giuseppe Russo, e Rosario Trapanese, dirigente dell’Imat (Italian Maritime Academy Technologies), l’accademia di formazione del personale marittimo ritenuta all’avanguardia in Europa.
Articolo pubblicato il giorno 17 Maggio 2019 - 11:02