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“Di fronte ad accuse gravissime per voto di scambio politico-mafioso, con retroscena e intercettazioni sempre più inquietanti che stanno emergendo dall’ultima inchiesta della Dia di Salerno, ci chiediamo cosa aspetti Franco Alfieri non soltanto a ritirare la sua candidatura a sindaco di Capaccio, ma anche a rassegnare le sue dimissioni da consigliere all’Agricoltura di De Luca. Una delega, quest’ultima, che gli conferisce la facoltà di gestire fondi milionari, come quelli previsti dai Piani di sviluppo rurale, e che non può più essere nella titolarità di un uomo sul quale pesano accuse così infamanti”. Così la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino. “Ci saremmo aspettati – prosegue Ciarambino – che fosse stato lo stesso De Luca a ritirare la delega ad Alfieri, ma non ci sorprende che l’attuale governatore si erga a difensore di uno dei suoi uomini più fedeli, dopo averlo celebrato come macchina di voti perfetta a suon di fritture di pesce da offrire agli elettori per guadagnare consenso. Del resto l’inchiesta che vede al centro delle indagini Franco Alfieri non può non preoccupare lo stesso De Luca, che a un anno dalle elezioni regionali rischia di perdere il supporto di uno dei suoi principali portatori di voti”.
Articolo pubblicato il giorno 15 Maggio 2019 - 14:13