Lite in un centro di accoglienza: condanna definitiva per un migrante che con una bottiglia di vetro rotta colpì uno dei presenti ferendolo al collo. Resta confermata la sentenza di secondo grado, emessa dal tribunale di Lagonegro, che ha condannato a sei anni e quattro mesi di reclusione il 20enne originario del Mali accusato di tentato omicidio ai danni di un ragazzo senegalese. A stabilirlo sono stati i giudici della Corte di Cassazione che, dunque, hanno respinto il ricorso presentato dal legale difensore dello straniero. L’episodio in questione risale alla notte tra il 22 e il 23 gennaio 2017 quando, all’interno del centro di accoglienza su Sanza, scoppiò una lite sulla scelta della partita da guardare: il 20enne voleva assistere alla sfida tra Mali-Ghana, altri erano interessati all’incontro di calcio del campionato spagnolo. Di qui la discussione sfociata in aggressione. Il 20enne, in preda all’ira, prese una bottiglia di vetro rotta e colpì uno dei presenti ferendolo al collo con un profondo taglio nella zona della giugulare. Immediata la corsa in ospedale e la denuncia all’Autorità Giudiziaria che ha portato al processo conclusosi in Cassazione.
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