Aveva i piedini pieni di escoriazioni dovute alle bruciature di sigarette e per questo il bambino continuava a lamentarsi per il dolore. Potrebbe essere stato questo, secondo gli inquirenti, a scatenare la furia omicida di Aljica Hrustic, il 25enne di origini croate arrestato mercoledì per avere ammazzato di botte suo figlio Mehmed, 2 anni e 5 mesi. Un gesto che potrebbe commettere ancora, secondo il gip di Milano Valerio Natale che questa mattina ha convalidato il fermo ed emesso la misura cautelare inàcarcereàper lâuomo. âConcreto pericolo di reiterazione del reatoâ e âpericolo di fugaâ sono i motivi alla base della decisione del giudice per le indagini preliminari. Oltre alle escoriazioni sotto i piedi, che erano state coperte con delle bende, il bambino era pieno di lividi su tutto il corpo. Lâautopsia, che è stata fissata per lâinizio della prossima settimana, serviràper chiarire se risalgano a giorni prima del delitto e quindi se Mehmed venisse picchiato abitualmente dal genitore. Proprio su questo aspetto si concentreràdâora in poi lâindagine del pm Giovanna Cavalleri per omicidio volontario aggravato dalla minore etaâ della vittima. Gli inquirenti vogliono approfondire il contesto dellâassassinio, avvenuto in una casa occupata di proprietaâ dellâAler in zona San Siro. Primo fra tutti il ruolo della madre del bambino, Silvija Zahirovic, 23 anni, rom croata e incinta del quinto figlio. Quando eâ arrivata la polizia, la donna era sotto choc di fianco al cadavere del piccolo. Ha indicato il marito come responsabile dellâomicidio e ha raccontato di essere stata anche lei in passato vittima delle aggressioni del marito, anche se non lo ha mai denunciato. La coppia aveva altri tre figli: uno vive in Croazia, mentre gli altri due, di tre anni e di un anno, vivevano con loro. âLâho picchiato, poi lâho visto morto, non credevo che lâavrei uccisoâ, sono state le parole dellâuomo, che è stato interrogato ieri. Era provato, ma ha tentato di difendersi in modo lucido dalle accuse. Come è stato ricostruito dalle indagini della squadra mobile, Hrustic è fuggito poco dopo il delitto, avvenuto intorno alle 3 del mattino del 22 maggio. Eâ stato lo stesso 25enne a chiamare il 112 un paio dâore dopo lâomicidio, intorno alle 5 del mattino. âIn via Ricciarelli 22 â ha detto al telefono con la polizia â câé un bambino che non respira piùâ. Eâ stato, poi, fermato intorno alle 12,30 in zona Giambellino, a Milano. Aveva con sè le due figlie che hanno 3 anni e poco più di un anno, mentre un altro figlio, il maggiore, vive in Croazia. In Questura lâuomo ha anche ammesso di avere fatto uso di droga prima di colpire il bambino: âNon riuscivo ad addormentarmi, mi sono alzato e lâho picchiatoâ.
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