Quando la musica canta ed interpreta l’arte può rappresentare un modo molto efficace per ripartire con la cultura, per raccontare le nostre radici, per ricostruire la nostra memoria ed identità. Questo filo rosso connota la ricerca creativa ed originale che ispira Lello Traisci con le sue composizioni, insieme con il gruppo di artisti della Paranza Mpruvvisata. Infatti, l’ultima creazione artistica del giovane cantautore di origini napoletane – residente a Castel Volturno e impegnato nel sociale allo SPRAR di Capua – è la Cantata delle Matres e prende spunto dalla splendida mostra di statue votive esposte al Museo Campano, una collezione unica al mondo.
Anche in questa composizione Lello ha saputo coniugare il suo talento musicale con la sua forte passione sociale e civile. Per questo come rete degli Amici del Museo Campano e delle associazioni capuane gli siamo grati.
La ricerca artistica di Lello trae linfa dalla grande tradizione della musica popolare napoletana e si inserisce a pieno titolo nel filone della tammorriata. Il musicista lo fa anche in modo originale, collegandosi al contesto sociale e culturale difficile dove egli ora risiede sulla costiera domiziana, a Castel Volturno, terra di contrasti ma anche di accoglienza, un ponte tra culture, religioni e mondi diversi. Non a caso alcuni brani del loro repertorio si ispirano alle lotte sociali, come la Tammorriata dei braccianti; altre richiamano esplicitamente le contaminazioni di una terra di migranti, come la Tammorriata di San Castrese (uno dei due santi protettori del comune domiziano, proveniente dall’Africa, mentre l’altro è San Rocco da Monpellier in Francia). Per non parlare della Tammorriata do Volturno, che rappresenta un vero inno al grande fiume alla cui foce sorge la città castellana (come ha ben scritto Mario Luise nel suo “Fiume narrante”, Spring Edizioni).
Nonostante la sordità e l’indifferenza da parte dei cittadini e delle istituzioni locali, Lello continua con tenacia a produrre brani di notevole qualità (anche con la collaborazione di artisti famosi come Marcello Colasurdo). Li diffonde sui social e su You Tube, dove per caso lo abbiamo scoperto; ha inciso anche un CD “Tammorriata do Volturno” in cui sono raccolti 7 brani. Da qui è nata una collaborazione con la rete delle Piazze del Sapere, che si va intensificando con l’ultima composizione dedicata alle Matres, che può rappresentare un ottimo inno per far conoscere nel mondo queste opere che rappresentano le radici del nostro futuro, le prime creazioni artistiche dell’ingegno umano ai primordi della nostra civiltà.
Pasquale Iorio
Articolo pubblicato il giorno 28 Maggio 2019 - 10:41