Una poesia catartica ” ‘O strunz’ over’ ” Un elemento prosaico, “Un escremento” nobilitato ad arte con la poesia del professore Michele D’Avanzo, selezionata per la prestigiosa raccolta antologica della sesta edizione del concorso di poesia internazionale della scuola autori di Mogol. I versi dal titolo ” ‘O strunz’ over’ ” affrontano metaforicamente il concetto di ” risorsa “,un tema interpretato in lingua vernacolo napoletano. Tra ironia,saggezza e leggerezza in pochi versi con un un linguaggio semplice e diretto prende forma il gioco delle contradizzioni esistenziali e dei suoi interrogativi. “La risorsa dell’altro” è un tema già affrontato con progetti di inclusione con altri linguaggi espressivi dell’arte dall’autore Casamarcianese di origine ,che svolge la sua attività di insegnante di sostegno presso l’alberghiero di Cicciano. Abbiamo chiesto all’autore quali ragioni hanno ispirato a scrivere questi versi. “Sono gli occhi dei miei alunni speciali a cui faccio riferimento. Sono un orizzonte di sensibilità umana per guardare oltre la bruttezza di una società inquinata dalla cultura del Primato . Vivere tutte le vite è il vero valore della vita in cui ci dobbiamo rispecchiare. Costruire mentalmente un contenitore capace di includere qualsiasi risorsa è il valore metaforico della poesia . Nessuna risorsa è tale però, senza un contesto adeguato che sappia accoglierla e noi siamo ancora lontani” . Vi mostriamo i versi e la video poesia dell’autore. ” ‘O strunz’ over’ ” Nu strunz’ è ‘o surris’ d’ ‘a terra, cummigliat’ a copp’ se trasforma ‘int’ a na risorsa. Nu strunz’ è ‘o chiant’ ‘e chi passa, che se sporca ‘e merda. Ma tu, t’ hai dumandato mai che nce fai sulo ngopp’ a ‘stu marciapiede?
Michele D’Avanzo 12 marzo 2019
Articolo pubblicato il giorno 7 Maggio 2019 - 18:10