Napoli, cadavere di un pony ritrovato tra i rifiuti nelle discariche sotto al Ponte Fiat nella zona industriale. Il video
Intestazioni fittizie per favorire il clan Belforte di Marcianise: il Gup del tribunale di Napoli condanna tre dei quattro imputati. La sentenza del gup Battinieri del tribunale di Napoli emessa oggi ha condannato a due anni pena sospesa Giampiero Vegliante di Maddaloni, due anni a Vincenzo Diana di Trentola Ducenta, 4 anni ad Antonio Mastropietro di Maddaloni, assolto Marciano Vincenzo di Maddaloni. Il pubblico ministero della Dda di Napoli Luigi Landolfi, aveva chiesto al termine della requisitoria l’assoluzione di Marciano, la condanna ad otto anni otto di reclusione per Diana e Vegliante e quattro anni per Mastropietro. A Diana e Vegliante erano contestati i reati di intestazione fittizia di beni, di tentativo di estorsione e di illecita concorrenza, per avere imposto l’uso di slot machine sul territorio maddalonese, mentre a Mastropietro era contestato il reato di tentativo di estorsione, per tutti anche l’aggravante del metodo e dell’agevolazione mafiosa del clan Belforte, fazione Maddaloni.
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