<strong>Marano. «Salvatore Arciello, operaio di 32 anni, è morto questa mattina a Marano di Napoli mentre faceva il suo lavoro di operatore dell’igiene ambientale. A meno di un mese dalla morte di Aniello Russo, operaio di 52 anni deceduto mentre era in servizio presso l’impianto STIR di Giugliano, i lavoratori dell’igiene ambientale nell’area metropolitana di Napoli piangono un’altra vittima del lavoro». Le segreterie regionali di FpCgil, FitCisl, UilTrasporti, Fiadel si stringono alla famiglia di Salvatore ed alla comunità dei lavoratori di Marano, duramente colpite da questa ennesima tragedia del lavoro.
«Da troppo tempo – scrivono in una nota congiunta – i lavoratori e le organizzazioni sindacali denunciano la precarietà delle condizioni di sicurezza in gran parte del comparto dell’igiene ambientale, senza che dalle Istituzioni giunga alcuna risposta. Quanti appelli alla vigilanza ed alla prevenzione dovranno ancora cadere nel vuoto prima che qualcosa cambi? Quanti infortuni anche gravi passeranno ancora sotto silenzio? Quante altre vittime dovranno testimoniare l’inadeguatezza delle Istituzioni nel contrastare questo stillicidio di lutti e di dolore? I lavoratori non attenderanno in silenzio. Nella giornata di domani i lavoratori dell’igiene ambientale di Marano, senza arrecare alcun disagio ai cittadini, testimonieranno con un’ora di sciopero il dolore per la morte di Salvatore e la necessità di una maggiore prevenzione degli infortuni sul lavoro. La testimonianza e l’impegno non possono però limitarsi ad un giorno di lutto. Sostenere la richiesta di un forte impegno delle Istituzioni e delle Imprese a tutela della sicurezza dei lavoratori è un dovere a cui il Sindacato non intende sottrarsi. Per questo – concludono – nei prossimi giorni partirà l’organizzazione di un’iniziativa tra i lavoratori dell’igiene ambientale in tutta l’area metropolitana di Napoli che avrà un unico obiettivo: fermare le morti sul lavoro nell’igiene ambientale».
Articolo pubblicato il giorno 6 Maggio 2019 - 17:14