Napoli. L’arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe, nella veglia per la città, invita i napoletani tutti a riflettere “anche sulle nostre colpe e sulle nostre fragilità”. Riflettere sui mali della società, sulle sofferenze della comunità, sulle precarietà della città, sulla malvagità e la crudeltà di un manipolo di delinquenti, che si sentono forti solo con l’uso delle armi”, spiega. “Sappiamo che non basta riflettere. Bisogna agire, trovando il necessario sostegno nella preghiera per trasformare i nostri cuori e arrivare alla conversione, che presuppone il pentimento e l’invocazione della misericordia di Dio – aggiunge il presule – e alla misericordia di Dio vogliamo affidare oggi la piccola, che, secondo le ultime notizie e io stesso sono stato da lei questa mattina, migliora ma ancora soffre in un lettino dell’ospedale Santobono. Con lei, vogliamo affidare al buon Dio anche tutte le vittime innocenti della camorra e della delinquenza comune. Vogliamo affidare i genitori della bimba e i familiari delle vittime innocenti”. Anche domani, in tutte le messe domenicali della Diocesi, “pregheremo perchè il Signore assista e protegga la piccola, ricordando anche le vittime innocenti di quella delinquenza, la cui crudeltà grida vendetta al cospetto di Dio e degli uomini”. La violenza, “comunque espressa, è opera diabolica e non potrà mai vincere”, ammonisce Sepe. “Mentre gioiamo per la ripresa, benché faticosa, della piccola, diventata una di noi e di tutta Napoli, e gioiamo per l’impegno delle forze dell’ordine che hanno arrestato il killer di piazza Nazionale, vogliamo gridare con forza ai protagonisti del male e nemici della vita: Pentitevi! La strada da voi scelta porta al carcere e alla morte. Non avete futuro e il vostro presente è fatto di violenza, di vigliaccheria, di prepotenza e di crudeltà. Siete fuori dal consesso civile e verrà anche per voi il giorno del giudizio. Nella famiglia umana non c’è posto per voi”, ribadisce. “Vi nascondete, vi mimetizzate. Siete vigliacchi, perchè sapete imporvi solo grazie all’uso delle armi – incalza l’arcivescovo – siete sconfitti dalla reazione della città, dalle voci di incoraggiamento e sostegno alla bimba, dalle manifestazioni di condanna della vostra assurda scelta di vita. Ravvedetevi e troverete nel Signore cuore e braccia aperti. Questa sera, in questa veglia, preghiamo per la piccola, per tutti quelli che sono vittime della violenza e delle ingiustizie, ma preghiamo anche per voi delinquenti e camorristi. Preghiamo per la nostra Napoli che voi oltraggiate con i vostri comportamenti e che, invece, noi amiamo e difendiamo con forza”. Poi l’affidamento della bimba e di tutte le vittime di violenza alla Madonna.
Articolo pubblicato il giorno 11 Maggio 2019 - 19:23