Sabato 4 maggio i Malaparte, band hard-rock dalle decise influenze “alternative” americana, si esibiranno dal vivo al Periferika Connection di Fisciano (Sa), dopo l’uscita del loro terzo album “Citazioni ed altri delitti”.
La band campana dopo almeno quindici anni di onorata carriera underground – rock e dopo aver partecipato a molti eventi e manifestazioni, avrà modo di omaggiare i propri fans dopo l’uscita dell’ultimo album. In esclusiva, il Periferika Connection, in occasione della rassegna Indienight , ospiterà il sestetto rock per una sensazionale esibizione live a partire dalle 21.30. Il music club di Fisciano (Sa) è solito da un po’ di tempo inserire all’interno della propria rassegna band emergenti, in modo da contribuire in modo fermo e deciso alla diffusione dell’arte che nasce e si sviluppa nel nostro territorio.
I Malaparte nascono nel lontano 2004 e nell’ultimo tanto atteso progetto, “Citazione ed altri delitti”, propongono un sound che spinge, osa ed affronta e che sebbene spesso sfoci in toni cupi e pesanti, è nello stesso tempo un rock energico con chiare derivazioni provenienti dal post grunge americano, con tutte le sue inevitabili e clamorose inquietudini e distorsioni. I sei rocker Carmine Ricciardi (voce e chitarra), Giuseppe Diego Nocito (basso), Pasquale Tomasetta (percussioni), Lorenzo Capone (batteria) Carmine De Vita (keyboard, seaboard and backing vocals), Raffaele Maffei (chitarra ritmica e cori), danno così il via ad una serie di performance dal vivo. Mercoledì 22 maggio, infatti, i Malaparte saranno live presso il Freadom Book and Music Bistrot di Bellizzi (Sa). Da mercoledì 2 gennaio è disponibile su tutte le piattaforme “Citazioni ed altri delitti”, il terzo album dei Malaparte, band hard-rock dalle decise influenze di matrice “alternative” americana. I dodici brani del disco, registrati presso Studio XXXV di Cava de’Tirreni (Sa), sviluppano un percorso autobiografico dei cinque rocker attraverso le loro passioni, con chiari ed ovvi riferimenti alla cultura pop, metal e rock degli anni ’80 e ’90. Non a caso la copertina del disco riprende inequivocabilmente le strisce infuocate che lascia la mitica Delorean, auto del famigerato “Ritorno al futuro”. Nostalgici di un tempo che non c’è più, la band omaggia il film, con le sue infinite e notevoli derivazioni musicali, colonna portante di un’intera generazione. Un sound che spinge ed osa, quello dell’ultimo album dei Malaparte, che spesso sfocia in toni cupi e pesanti. Ma nello stesso tempo è un rock energico che strizza l’occhio al post grunge americano e a tutte le sue incredibili inquietudini e distorsioni. Variano inoltre le tematiche, ed oltre a chiari e palesi riferimenti ad alcune tra le migliori band di sempre (fra tutti regna una profonda ispirazione per i Led Zeppelin e i Foo Fighters), emerge un’atmosfera scura e misteriosamente tetra. Appuntamenti di cultura, musica e territorio assolutamente da vivere, come sostegno all’arte sconsiderata e senza vincoli.
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