Nella tarda mattinata di ieri il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Caserta – all’esito di un pedinamento – ha sottoposto a controllo nel centro abitato di Giuliano in Campania (NA) un furgone sospetto, sequestrando complessivamente 8 quintali di sigarette di contrabbando ed individuando un’abitazione adibita a deposito di prossimità utilizzato per lo smercio locale. Una pattuglia della Sezione Mobile del Nucleo PEF di Caserta – nell’ambito di un servizio di controllo economico del territorio – ha intercettato lungo la SS. 7-bis Aversa-Melito un furgone con targa italiana in pessime condizioni d’uso e palesemente appesantito dal carico trasportato. Quindi, i finanzieri hanno deciso di seguire l’automezzo sino ad un cortile di una palazzina sita nel centro del Comune di Giugliano in Campania dove, dopo alcuni minuti di sosta, l’autista, insieme ad un altro soggetto risultato poi essere il proprietario dell’immobile, ha iniziato a scaricare dal veicolo voluminose scatole di cartone per trasferirle all’interno di un’abitazione posta al piano rialzato.
Pertanto, i militari operanti hanno proceduto all’ispezione dell’automezzo e all’apertura delle scatole, rinvenendo circa 2 quintali di sigarette di contrabbando. Successivamente i finanzieri hanno effettuato la perquisizione dell’abitazione rilevando la presenza, persino sotto il letto, di altre scatole di cartone contenenti anch’esse t.l.e. di contrabbando, per altri 6 quintali: un vero e proprio emporio di “bionde” di contrabbando a disposizione della “rete” di venditori al dettaglio.
L’operazione di conteggio ha permesso poi di appurare che il tabacco – destinato al mercato locale e privo del contrassegno di Stato – riportava ben tredici marchi differenti tra cui “REGINA”, “RICHMOND”, “MERIT”, “RONE”, “MARK 1”, “CHESTERFIELD”, “MARBLE”, “WEST”, “MARLBORO”, “NERO” e “AMERICAN LEGEND” e che si trattava in gran parte di sigarette c.d. “cheap white”, ovvero di tabacchi originali recanti marchi registrati nei rispettivi Paesi di produzione (Russia, Emirati Arabi Uniti, Cina e Ucraina), che non possono, tuttavia, essere venduti in Italia o all’interno dell’Unione Europea, in quanto non conformi ai parametri minimi di sicurezza previsti dalla normativa comunitaria.
All’esito delle operazioni, la merce di contrabbando e il mezzo di trasporto utilizzato dai contrabbandieri, per un valore di circa 200.000 euro, sono stati sottoposti a sequestro, mentre i due responsabili del traffico illecito (P.F. cl. 1968 e E.U. cl. 1974, entrambi italiani residenti in Giugliano) sono stati tratti in arresto in flagranza di reato per concorso in contrabbando aggravato di tabacchi lavorati esteri.
Articolo pubblicato il giorno 16 Maggio 2019 - 13:20