“Le parole piu’ giuste, piu’ crude, credo le abbia dette il Presidente della Repubblica: e’ stata una sconfitta per lo Stato. Credo che ogni altra rappresentazione piu’ edulcorata non serva”. Cosi’ il capo della Polizia, Franco Gabrielli, ha parlato della sparatoria di Napoli, a Foggia per la presentazione del progetto “Il mio diario”, iniziativa della Polizia in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione. “Questa vicenda – ha aggiunto – deve rappresentare per ognuno di noi, tutte le mattine che ci alziamo, una sollecitazione a praticare meno modelli e a lavorare di piu'”. “In questi giorni – ha spiegato – ascolto ricette, modelli che molto spesso sono rappresentazioni di tempi, di modalita’. Sento parlare del modello Caserta: io ricordo a me stesso che il modello Caserta e’ del 2008, quando solo la Polizia di Stato aveva 12mila uomini in piu’. Sovrapporre Caserta a Napoli vuol dire, nella migliore delle ipotesi, non conoscere la geografia. Vorrei che si uscisse da queste modalita’ da spot pubblicitario”. “Tutti – ha detto ancora – abbiamo molte responsabilita’. Credo che l’unica risposta sia quella di lavorare, recuperando un sano valore della fatica che deve essere fatto molto poco di annunci. Oggi c’e’ bisogno di tanto lavoro, di tanta concordia, di tanta unione rispetto ai tanti soggetti, forze di polizia, magistratura, societa’ civile, istituzioni, agenzie educative e cittadini, perche’ quello che e’ stato compiuto ai danni di quella bambina rappresenti per tutti noi uno schiaffo. Mi auguro che la bambina possa superare questa difficolta’ da un punto di vista fisico ma soprattutto psicologico”.
Articolo pubblicato il giorno 8 Maggio 2019 - 15:06