Nuova svolta giudiziaria nell’ambito dell’inchiesta della Squadra Mobile di Caserta sul furto di una pistola ai danni di un noto imprenditore del Capoluogo. La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha presentato appello per ottenere l’arresto dei cinque indagati ed ha ottenuto il via libera per tre ordinanze da parte del Riesame, che nei giorni scorsi sono state anche notificate dopo che la Cassazione ha respinto i ricorsi dei difensori.
Ai domiciliari sono finite due donne, Virginia A., figlia dell’imprenditore derubato, e Amelia T. di Capodrise; peggio è andata a Michele I. che è finito in carcere L’indagine è nata dopo la denuncia della scomparsa della pistola da parte dell’imprenditore di Caserta avvenuta agli inizi del mese di novembre del 2018: scattano le indagini e cinque persone, tra cui la figlia, vengono iscritti nel registro degli indagati accusati, a vario titolo, di detenzione illegale di arma da fuoco e ricettazione, oltre che del furto stesso. La Procura aveva chiesto subito l’arresto, ma scattarono solo due provvedimenti di obbligo di dimora; il magistrato ha presentato appello al Riesame, ottenendo il via libera per l’arresto di tre persone. A mettere la parola fine (per ora) alla delicata vicenda delle ordinanze cautelare ci ha pensato la Cassazione che ha respinto gli ultimi ricorsi presentati, dando il via libera agli arresti.
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