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Falsificavano scarpe di note marche: due sequestri ad Acerra e Casoria

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Nell’ambito di un intervento in materia di abusivismo commerciale e contrasto all’industria del falso, i militari del dipendente gruppo della guardia di finanza di Torre Annunziata hanno sottoposto a sequestro due opifici abusivi, siti in Casoria e Acerra.In particolare, la compagnia di Casalnuovo di Napoli ha effettuato un accesso presso un prefabbricato di 60 metri quadri sito a Casoria, all’interno del quale è stato rinvenuto un opificio, completamente abusivo, minuziosamente adibito e attrezzato per la produzione di calzature recanti note griffe contraffatte. Nel locale erano presenti diversi macchinari per la produzione di scarpe nonché accessori vari e prodotti finiti, recanti marchi industriali per i quali il responsabile non è stato in grado di esibire alcuna documentazione che ne attestasse la legittima detenzione e sfruttamento economico. Sono altresì stati rinvenuti punzoni e cliché per l’illecita riproduzione delle griffe. Pertanto, si è proceduto al sequestro di 11 macchinari industriali e di oltre 2 milioni e mezzo di accessori e articoli contraffatti, nonché alla denuncia del responsabile alla Procura della Repubblica di Napoli Nord per le violazioni in materia di contraffazione marchi. Durante un altro intervento, la stessa compagnia di Casalnuovo ha eseguito un accesso presso un opificio sito in Acerra, luogo d’esercizio di una ditta operante nel medesimo settore della produzione di calzature, gestita da un soggetto di nazionalità cinese. Durante l’attività ispettiva è stata riscontrata la presenza di 2 lavoratori privi di regolare inquadramento contrattuale e contributivo. Inoltre, all’interno dell’opificio, sono stati rinvenuti kg 300 di rifiuti e scarti della lavorazione, detenuti in quantità superiore ai limiti previsti dal Codice dell’Ambiente ed in maniera non conforme alle vigenti disposizioni. Pertanto i militari hanno provveduto al sequestro del locale e dei rifiuti ed alla segnalazione per gestione illecita di rifiuti del soggetto responsabile alla Procura della Repubblica di Nola.


Articolo pubblicato il giorno 6 Maggio 2019 - 09:33

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