Napoli, cadavere di un pony ritrovato tra i rifiuti nelle discariche sotto al Ponte Fiat nella zona industriale. Il video
Si rivolse ai Casalesi per riscuotere un debito. Per questo motivo il gip D’Auria del tribunale di Napoli ha inflitto 6 condanne ad altrettanti affiliati al clan, appartenenti alla fazione guidata da Michele Zagaria. Il giudice all’esito del processo con rito abbreviato ha inflitto 10 anni a testa a Paolo Bianco, di Casal di Principe, e Giovanni Garofalo, di Casapesenna; 7 anni a Paolo Natale, di Macerata Campania; 9 anni e 4 mesi a Francesco Perna, di Santa Maria Capua Vetere; 9 anni a Tommaso Pirozzi, di Frignano; 6 mesi ad Attilio Pellegrino, collaboratore di giustizia. Secondo quanto ricostruito dall’Antimafia la vittima dell’estorsione avrebbe ricevuto da un imprenditore (che ha scelto il rito ordinario) una fornitura di legno di scarsa qualità, tanto da essere obbligato a risarcire i suoi clienti. Per questo motivo si rifiutò di pagare la somma di 7500. Al rifiuto di saldare il pagamento della fornitura l’imprenditore si rivolse al clan dei Casalesi per riscuotere i suoi crediti.
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