Salernitana va ai playout, doppia sfida col Venezia, prima a Salerno e poi in Laguna in virtù del vantaggio negli scontri diretti dei veneti a parità di punti d’arrivo in classifica. Però ci sono due varianti ancora da considerare. La retrocessione a tavolino del Palermo, cambierebbe le cose lì in fondo, ma attenzione a non peggiorarle, perchè c’è in ballo anche il ricorso del Foggia, oggi retrocesso direttamente in C facendo compagnia a Padova e Carpi contro la penalizzazione incassata nella stagione in corso. Stando a quel che s’è visto in campo, la Salernitana continua nella preoccupante discesa agli inferi, fisica e mentale, crollando nella ripresa, non riuscendo a segnare ed esponendosi a fatali ripartenze, che fanno salire a ben 17 i gol incassati nelle ultime 6 partite. Per un quarto d’ora, sullo 0-0 all’Adriatico e con risultati favorevoli dagli altri campi, c’è stata l’illusione di salvarsi direttamente. Ma il Pescara, pur a basso ritmo, s’è impadronito della partita prima con Davide Bettella e poi con Matteo Ciofani. Riavvolgendo il nastro, granata in campo col 4-2-3-1 voluto da Menichini Qualche chance sprecata, ad esempio da Djavan Anderson e Jallow, per poi calare strada facendo.
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