foto di repertorio
Stamane un detenuto di origini russe di venti anni , soggetto ristretto del circuito alta sicurezza “AS3”, del carcere di Poggioreale ha tentato di evadere nascondendosi accuratamente in bustone dell’immondizia, approfittando del giro della raccolta rifiuti, con la complicità dei compagni di camera. Il soggetto era ubicato al terzo piano del reparto “Milano” ristretto nella sezione di cui all’art.32 dell’ordinamento penitenziario (REMS-psichiatrici). Per agevolare la propria evasione, ritardando l’allarme che sarebbe scattato dopo il suo mancato accertamento numerico. Il ristretto aveva anche “inscenato” la propria permanenza nella camera, facendo un fantoccio all’interno delle coperte, in modo da trarre in inganno il personale di polizia. Tuttavia gli agenti hanno notato qualcosa di strano, sventando di fatti l’evasione. nonostante le difficoltà operative di ogni giorni Grazie alla professionalità dei colleghi si è visto che il detenuto si era anche organizzato per la sagoma fatta a letto per eludere il collega di turno, nonostante le difficoltà operative quotidiane. A dare la notizia è il Segretario Generale dell’O.S.A.P.P. (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) Leo Beneduci che aggiunge: “L’episodio è di una gravità assoluta alla luce del precedente tentativo di evasione messo in atto una settimana fa da un senegalese di 25anni sempre dello stesso reparto:in quell’occasione è riuscito a scavalcare il muro durante l’ora dei passeggi e grazie ai monitor e telecamere si è riusciti a bloccare il ristretto nell’intercinta nascosto sotto le scale d’ingresso di altro reparto.”
La cronica e vistosa carenza di organico per oltre 200 unità di poliziotti penitenziari e il sovraffollamento per oltre mille detenuti rispetto alla capienza regolamentare di 1600 detenuti a fronte dell’attuale presenza di 2500 circa con due reparti in ristrutturazione hanno messo il carcere di Poggioreale in ginocchio e con grosse difficoltà si è evitato sino ad oggi la peggio.Con questi numeri parlare di Sicurezza è pura demagogia, e continuare così è grave e pericoloso per Tutti. Prosegue Beneduci: “La cronica e vistosa carenza di organico per oltre 200 unità di poliziotti penitenziari e il sovraffollamento per oltre mille detenuti rispetto alla capienza regolamentare di 1600 detenuti a fronte dell’attuale presenza di 2500 circa con due reparti in ristrutturazione hanno messo il carcere di Poggioreale in ginocchio e con grosse difficoltà si è evitato sino ad oggi la peggio. Con questi numeri parlare di Sicurezza è pura demagogia, e continuare così è grave e pericoloso per la società”.
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