I Carabinieri del Nas hanno effettuato ispezioni in 607 tra studi medici, ambulatori e poliambulatori di tutta Italia, accertando irregolarità in 172 strutture, pari al 28% degli obiettivi controllati. Sono stati eseguiti provvedimenti di chiusura o sospensione dell’attività nei confronti di 52 strutture, il cui valore economico ammonta a oltre 16 milioni di euro: alla base dei provvedimenti, “gravi e palesi irregolarità igieniche e strutturali, spesso associate all’assenza autorizzativa ed abilitativa dello studio”. Il monitoraggio ha riguardato tutti gli aspetti del comparto, con particolare riferimento all’idoneita’ delle strutture (autorizzazioni, requisiti igienico-strutturali), il possesso di titoli abilitativi in relazione alle diverse specializzazioni, la sicurezza nei luoghi di lavoro (adeguatezza dei sistemi antincendio, corretta applicazione della normativa sul fumo), la corretta custodia e somministrazione dei medicinali, senza escludere il regolare funzionamento delle apparecchiature medico-diagnostiche e lo smaltimento dei rifiuti sanitari. “I controlli – spiegano i Carabinieri – hanno fatto emergere situazioni di irregolarita’ causate principalmente dall’esercizio abusivo della professione sanitaria, in particolare odontoiatrica, dalla detenzione di farmaci scaduti di validità e dall’erogazione di prestazioni mediche di svariate branche specialistiche in strutture prive di autorizzazione e in locali con carenze igienico-strutturali ed impiantistiche”. Complessivamente sono state contestate 341 violazioni penali ed amministrative, denunciando 222 medici e professionisti nel settore sanitario, mentre altri 77 sono stati sanzionati per infrazioni amministrative, per un ammontare di 193 mila euro. Sequestrate 1.915 confezioni di medicinali scaduti di validità o defustellati e svariate apparecchiature e dispositivi medici non regolari, per un valore stimato in oltre 103 mila euro.
Articolo pubblicato il giorno 9 Maggio 2019 - 08:16