Nell’ambito di complessa attività di indagine di natura patrimoniale svolta dalla Sezione Misure di Prevenzione Patrimoniali della Divisione Anticrimine della Questura di Napoli, il Tribunale di Napoli —Sezione per l’applicazione delle Misure di Prevenzione ha emesso, ai sensi della normativa antimafia, decreto disponente nei confronti di MOCCIA Luigi, nato ad Afragola il 5.9.1956, elemento apicale dell’organizzazione camorristica omonima, la misura della confisca del patrimonio già posto sotto sequestro con decreto emesso dalla medesima A.G. in data 17 marzo 2017.
Il clan MOCCIA è uno storico e potente sodalizio camorristico attivo nell’ampio territorio della provincia di Napoli, comprendente Afragola e comuni limitrofi, organizzato con struttura piramidale. MOCCIA Luigi è soggetto di allarmante pericolosità sociale, sia per l’efferatezza e solidità del clan di appartenenza, sia per il ruolo apicale rivestito nell’organigramma del clan, svolto con continuità anche in costanza dei periodi di carcerazione subiti. Il predetto, attualmente detenuto, registra plurimi precedenti penali per associazione per delinquere di tipo mafioso, tentato omicidio, violazione legge armi, corruzione di pubblico ufficiale, rapina, lesioni, ricettazione ed evasione.
Il citato decreto è stato emesso in accoglimento di articolata proposta del Questore di Napoli, formulata a seguito di complessa e prolungata attività investigativa svolta dalla Sezione Misure di Prevenzione Patrimoniali, ed ha disposto la confisca di un ingente patrimonio nella disponibilità del Moccia ed intestato anche a vari prestanome, in ragione anche della stridente sperequazione tra ricchezza accumulata e tenore di vita ed entità di redditi apparenti e dichiarati, elementi tali da attribuire l’acquisto dei beni confiscati alla di lui lunga e variegata carriera criminale:
Il valore complessivo dei beni confiscati ammonta a circa 13, 5 milioni di euro.
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