Credeva di comprare una Mercedes su un sito di compravendita ma i soldi che ha sborsato sono spariti mentre l’auto non é mai esistita. E’ un’altra truffa, questa volta con un assegno inviato via whatsapp: vittima un uomo di Chioggia, nel Veneziano. La truffa é stata scoperta dai Carabinieri e ha portato all’arresto di due persone, genero e suocera: lui S.T, trentenne originario di Napoli ma residente a Ferrara, non nuovo a questi episodi; lei R.A., 56 anni, originaria della provincia di Salerno e residente in città. Entrambi ora devono rispondere di truffa in concorso, come hanno spiegato gli inquirenti: l’annuncio era stato pubblicato sul sito di vendite online e aveva attirato l’interesse della vittima veneziana. Che, forse con un certa dose di ingenuità, dopo aver preso contatto con i venditori non ha trovato nulla di sospetto nella richiesta di inviare via whatsapp la foto dell’assegno circolare; foto necessaria, secondo la controparte, a confermare la serietà delle intenzioni dell’acquirente. Il giorno dopo la vittima ha scoperto che l’assegno era già stato incassato e che la Mercedes non esisteva: nel frattempo i due avevano avuto modo di stampare e riprodurre l’assegno, cosi’ bene, da farlo sembrare autentico: l’hanno versato nel loro conto di una filiale Bper di Bologna e poi hanno cominciato a spenderlo con prelievi in varie sedi Bper ferraresi.
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