<strong>Bullismo, patto tra istituzioni e famiglie per aiutare gli studenti a denunciare
“Lavoriamo ad un patto tra istituzioni, scuola e famiglie per aiutare i ragazzi a denunciare i fenomeni di bullismo e di cyberbullismo di cui sono vittime o dei quali vengono a conoscenza. Il nostro obiettivo è far diventare gli studenti della Campania vere e proprie ‘sentinelle di legalità’ per dire ‘No alla violenza’, ai soprusi e alle molestie che subiscono dentro e fuori la scuola”. Queste le parole di Domenico Falco, presidente del Corecom Campania, nel corso della settima tappa della campagna #scuolasenzabulli, organizzata dal Comitato Regionale per le Comunicazioni della Campania nell’aula magna dell’istituto scolastico ‘Giovanni XXIII’ di Baiano.
“La scuola già da tempo ha sollevato la propria attenzione su questi temi – ha dichiarato il dirigente scolastico Vincenzo Serpico. Abbiamo individuato una referente specifica, abbiamo effettuato azioni di divulgazione e creato uno sportello di ascolto che è riuscito a realizzare un monitoraggio attento sulla platea scolastica intervenendo tempestivamente su alcuni casi che, direttamente o indirettamente, riguardavano questi fenomeni”. La diffusione di elementi di conoscenza è stata al centro dell’intervento del sindaco di Baiano, Enrico Montanaro: “La conoscenza di fenomeni quali bullismo e cyberbullismo è indispensabile per aiutare i giovani ad affrontarli quando si trovano di fronte a questi casi. Ritengo di straordinaria importanza promuovere una vera e propria cultura, come fa il Corecom Campania, grazie alla quale i nostri ragazzi e le loro famiglie sapranno come comportarsi e a chi rivolgersi, trovando il comune e le forze dell’ordine sempre disposti ad ascoltarli”.
Da Nicola La Sala, funzionario del Servizio ispettivo Registro dell’Agcom è arrivato l’invito a “porre la massima attenzione ai nuovi mezzi di comunicazione e a sollecitare le istituzioni ad essere responsabili nel riuscire a divulgare competenze specifiche e gestione corretta dell’utilizzo delle risorse digitali”.
Le esperienze dell’istituto ‘Giovanni XXIII’ sono state illustrate anche dalla referente sulla legalità dell’istituto Lucia Lippiello: “abbiamo sottoposto agli alunni un questionario ‘ad hoc’ rilevando, in alcuni casi, una forma latente di bullismo. Successivamente siamo riusciti ad arginare il fenomeno attraverso la lettura di alcuni testi che favoriscono la comprensione delle emozioni. Partendo da qui è stato possibile mostrare loro il modo giusto di relazionarsi con i compagni”.
Un esperimento che ha registrato il sostegno della psicologa Rosa Agathe Colucci: “lo sportello di ascolto per gli alunni e per le loro famiglie ci ha consentito di monitorare i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo nella scuola – ha evidenziato Dall’indagine effettuata è emerso che il 5% degli intervistati ha avuto esperienze con il bullismo. Grazie al monitoraggio, questi fenomeni sono stati gestiti con azioni mirate di prevenzione prima che gli stessi esplodessero”.
All’incontro hanno partecipato anche Giuseppe Canonico (luogotenete della stazione della Guardia di Finanza di Baiano), Gianluca Candura(comandante della Compagnia dei Carabinieri di Baiano) Giuseppe Giorgio, Gianpiero Esposito e Michele Stanco (assistenti capo della Polizia postale e delle Comunicazioni), Teresa Simonetti (referente redazione giornale scolastico “Libera…Mente”).
Articolo pubblicato il giorno 6 Maggio 2019 - 19:42