Ottaviano. “Da più di tre anni la Regione Campania sta investendo per offrire spazi di socialità all’interno delle scuole che consentano agli insegnanti di poter entrare sempre più in sintonia con gli alunni. Uno spazio fisico in cui conoscersi e riconoscersi. Anche così si sconfigge bullismo e cyberbullismo”. Queste le parole dell’assessore regionale all’Istruzione, Lucia Fortini, intervenuta alla tredicesima tappa di @scuolasenzabulli, la campagna di prevenzione per i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo promossa dal Corecom Campania, presieduto da Domenico Falco,presso l’istituto comprensivo “Mimmo Beneventano” di Ottaviano.L’incontro con gli studenti del comune vesuviano è stato introdotto dal cortometraggio sul cyberbullismo “Che ne sai” realizzato dal giovanissimo regista, Daniele Ciniglio. “Spesso si parla della vittima di bullismo – ha spiegato Ciniglio – ma non ci si sofferma mai sul perché nasce questo fenomeno. Spesso alle spalle del bullo c’è un altra storia altrettanto difficile. Il mio lavoro si conclude con un grande abbraccio immaginario per dare forza alle immagini affinchè arrivino direttamente all’animo dei ragazzi. Sperando che una volta su cento possa accadere veramente”.
Sui pericoli della rete si è soffermato Marco Iannelli, capo segreteria del direttore del servizio ispettivo dell’Agcom che ha sottolineato “l’importanza di far comprendere ai nostri giovani come approcciare ai nuovi mezzi di comunicazione. Creando consapevolezza sulle potenzialità della rete per la crescita e lo sviluppo delle persone e, al tempo stesso, prudenza nel suo utilizzo”.Anche Bruna Fiola, consigliere regionale della Campania, ha voluto evidenziare “la necessità di fare rete tra scuola, famiglia istituzioni e forze dell’ordine per dimostrare ai ragazzi vittime di bullismo che una via d’uscita c’è e che grazie alla conoscenza del fenomeno è possibile evitare di rimanere intrappolati dai bulli del web”.Per la dirigente scolastica dell’istituto, Anna Fornaro, “bisogna agire nell’ottica della risoluzione e affidare la gestione di questi temi a persone competenti e qualificate, con anni di esperienza alle spalle. I nostri giovani meritano più tempo e qualità negli interventi a loro sostegno”.Tema ripreso anche dalla psicologa Mariarosaria Alfieri che ha ribadito come “bisogna avere coraggio e rispetto per se stessi e per gli altri. Il bullo spesso diventa tale già in famiglia e arrivando a scuola con modelli educativi disfunzionali. Ecco la necessità di una rete che sia in grado di offrire modelli diversi”.All’incontro hanno partecipato anche Giovanna Casalini (responsabile settore Affari Sociali comune di Ottaviano), Maria Rosaria Annunziata (referente per il bullismo dell’istituto Beneventano) il personale della polizia Postale (Umbertina Pagano,Giuseppe Giorgio e Gianluca D’Onofrio)che ha illustrato i rischi della rete con l’ausilio dei filmati.
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