Ci sono il consigliere regionale Fabio Altitonante, sottosegretario all’area Expo della Regione Lombardia e il consigliere comunale milanese e vicecoordinatore regionale di Forza Italia Pietro Tatarella, candidato alle Europee, tra gli arrestati nell’operazione della Dda di Milano che ha tra i protagonisti, per uno dei filoni dell’inchiesta, l’imprenditore del settore rifiuti e bonifiche ambientali, Daniele D’Alfonso della Ecol-Service srl, anch’egli arrestato. Tatarella era attesa stamane a una diretta Rai alla trasmissione Agora su Rai 3 per parlare di elezioni europee. Sono 43 persone sono finite in manette questa mattina tra Lombardia e Piemonte per associazione per delinquere aggravata dall’aver favorito un’organizzazione di tipo mafioso, finalizzata tra le altre cose a corruzione, finanziamento illecito ai partiti e abuso d’ufficio. Tra gli arrestati ci sono esponenti politici, amministratori pubblici e imprenditori. La vasta operazione, che si snoda nelle province di Milano, Varese, Monza e della Brianza, Pavia, Novara, Alessandria, Torino e Asti, e’ iniziata alle prime ore dell’alba di oggi e vede coinvolti 250 militari dei comandi provinciali della Guardia di Finanza di Varese e dei Carabinieri di Monza Brianza, con il supporto dei reparti territorialmente competenti. Le misure cautelari, 12 in carcere, 16 ai domiciliari, tre all’obbligo di dimora e dodici quello di presentazione alla polizia giudiziaria, sono stati emessi dal Gip del Tribunale di Milano, Raffaella Mascarino, su richiesta della Procura della Repubblica di Milano – Direzione Distrettuale Antimafia. Titolare del fascicolo e’ il procuratore aggiunto Alessandra Dolci con i sostituti Silvia Bonardi, Adriano Scudieri e Luigi Furno. L’attività investigativa è stata svolta dalla compagnia della Guardia di Finanza di Busto Arsizio (VA) e dal nucleo investigativo dei Carabinieri di Monza, che hanno fatto emergere l’esistenza di due sodalizi criminali, attivi nelle province di Milano e Varese, costituiti da esponenti politici, amministratori pubblici e imprenditori, dediti alla commissione di più delitti di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e turbata libertà degli incanti, finalizzati alla spartizione e all’aggiudicazione di appalti pubblici. Tra i delitti contestati, oltre a corruzione e finanziamento illecito ai partiti politici, anche la turbata liberta’ del procedimento di scelta del contraente, false fatturazioni per operazioni inesistenti, auto riciclaggio e abusi d’ufficio. L’associazione per delinquere è stata contestata a nove 95 persone complessivamente indagate. Ulteriori dettagli saranno divulgati nel corso della conferenza stampa prevista per le ore 11.00 presso la Procura della Repubblica di Milano.
Articolo pubblicato il giorno 7 Maggio 2019 - 09:10