Era monitorato e osservato da tempo dagli agenti del Commissariato di Polizia di Stato di Sessa Aurunca. La sua giovanissima età non gli precludeva infatti una spiccata scaltrezza nel mettere in atto, con strategie sempre nuove, prassi operative con cui conduceva una fruttuosa attività di spaccio di sostanza stupefacente soprattutto a Sparanise.
Nella tarda serata di ieri gli agenti del Commissariato hanno posto fine a questa attività criminosa traendo in arresto Domenico Compagnone, 19enne residente a Sparanise. Gli agenti lo hanno fermato poco distante la sua abitazione in via Kennedy con una quantità infinitesimale di hashish che prontamente ha dichiarato agli stessi agenti di detenere per uso personale. La successiva rituale perquisizione domiciliare ha svelato la reale connotazione di quel ancorché illegittimo possesso.
In casa di Compagnone infatti è stata rinvenuta hashish per un ammontare di circa 100 grammi, più 800 euro in banconote di diverso taglio, di chiara provenienza illecita, bilancini per il peso dello stupefacente, coltellini ancora sporchi e altro materiale solitamente usato dagli spacciatori per il confezionamento della droga in vista della vendita al dettaglio.
Il giudice del tribunale di Santa Maria Capua Vetere in sede di rito direttissimo ha convalidato l’arresto, Compagnone ha patteggiato la pena ed è stato condannato a 2 anni con pena sospesa e 6mila euro di multa.
Articolo pubblicato il giorno 3 Maggio 2019 - 19:37