Viola le misure di prevenzione cautelari: condannato l’imprenditore del clan. La Cassazione conferma la pena di oltre 2 anni per Cerci.L’uomo dei del clan dei Casalesi nella gestione del settore rifiuti e coinvolto in un’inchiesta sulla P2 di Licio Gelli negli anni ’90. Stavolta, però, Gaetano Cerci è stato condannato in via definitiva per un reato “minore” come la violazione della sorveglianza speciale.La Corte di Cassazione, infatti, ha respinto il suo ricorso (dichiarato inammissibile) confermando la sentenza della Corte d’Appello di Napoli pronunciata nell’aprile 2017 con cui Cerci era stato condannato a 2 anni ed 1 mese di reclusione.
Secondo quanto ricostruito Cerci – condannato in Appello per la vicenda della discarica Resit tra Parete e Giugliano – avrebbe violato la misura di prevenzione della sorveglianza speciale venendo sorpreso per tre volte, tra il 2005 ed il 2006, in compagnia di soggetti pregiudicati.
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