Napoli, cadavere di un pony ritrovato tra i rifiuti nelle discariche sotto al Ponte Fiat nella zona industriale. Il video
Napoli. Dopo solo sei mesi di libertà torna in cella il boss Antonio Abbinante. E’ stato arrestato dai carabinieri a Marano mentre era in auto con la compagna. Ha violato la sorveglianza speciale e per questo si prospetta una Pasqua dietro le sbarre per il boss della cinque famiglie di Secondigliano che diedero vita prima alla scissione con i Di Lauro e poi allo scontro con gli Amato Pagano nel corso della terza Faida di Scampia. Antonio Abbinante era stato libero già nel 2015, ma solo per un mese. Le dichiarazioni del boss pentito Rosario Pariante lo riportarono in carcere con una nuova ordinanza cautelare per associazione camorristica. Antonio Abbinante, originario di Marano ma residente a Scampia, è anche il papà di Arcangelo (che è tuttora in carcere), ritenuto uno dei killer più spietati della famiglia e del gruppo criminale. E’ sotto processo per il plateale agguato avvenuto sulla spiaggia di Terracina del boss Gaetano Marino o’ monkerino fratello di Gennaro o’ mecchei avvenuto nell’agosto del 2013.. E tra l’altro dagli incartamenti processuali e dai racconti dei pentiti oltre che ai riscontri degli investigatori gli Abbinante risultano essere grossi importatori di cocaina dalla Colombia.
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