Uai Fai, il nuovo testo teatrale di Maria Pia Daniele, sarà presentato a Napoli alla libreria Vitanova (viale Gramsci, 19) martedì 30 aprilealle ore 18.00. Intervengono Adolfo Ferraro, psichiatra, Lucio Rufolo, pneumologo; coordina Piero Antonio Toma. Gigi Savoia leggerà alcuni brani. Sarà presente l’autrice. Il nuovo testo teatrale di Maria Pia Daniele – l’eclettica autrice che ha rinnovato il teatro di impegno civile con la prima Antigone contro la mafia de il mio giudice, che ha lanciato il tema anticamorra con Regine 416 bis e, sempre tra teatro classico e cronaca, ha messo a fuoco nella Trilogia Donne del Sud il potere delle donne anche nei meccanismi familiari, si inoltra nei meandri di ciò che si percepisce, ma non si vede: l’elettromagnetismo.
Si può essere geneticamente No-Social? Sì! E non per una visione (del mondo) o perché difficili, scorbutici o misantropi. “Onde trasparenti elettromagnetiche attraversano le nostre vite, pulsanti e silenziose pervadono lo spazio, ci irradiano con invisibili connessioni, ininterrottamente, nei posti di lavoro, nelle nostre case, in luoghi pubblici e supermarket, perfino all’aria aperta, nei giardini o ai luna park. Se sfuggire alle emissioni è impresa pressoché impossibile, tanto più arduo lo è diventato per una nuova categoria di persone, gli elettrosensibili – scrive in una nota introduttiva Maria Pia Daniele -. Intolleranti ai campi elettromagnetici, ai loro effetti iper-suscettibili, fanno capolino oggi tra le pagine di statistica scientifico-medicale e più raramente su qualche giornale, ma in genere si eclissano e corrono a nascondersi soprattutto quando incappano in forti fenomeni di trasmissione. Proprio attraverso uno di loro ho voluto sondare con spirito ecologista, in Uai Fai, questa particolare dimensione che ha origine dall’invenzione dell’elettricitàe sviluppatasi oltremodo sul terreno dell’avvenuta trasformazione tecnologica”. Maria Pia Daniele. Laureata in Lettere alla Federico II di Napoli, diplomata all’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio D’amico”, autrice di Donne Del Sud trilogia e di numerosi testi sulle scene italiane e straniere, con Il mio giudice rappresenta l’Italia al Bonner Biennale ’94, allestito anche in russo a Kaliningrad, alle Orestiadi di Gibellina e dalla RAI-TV. Portasudeuropa debutta a Parigi con Théâtre des Italiens di Maurizio Scaparro. Nel bicentenario della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo a Madrid scrive un testo per l’Unione Europea. Vince il premio Speciale Elsa Morante con Regine 416 Bis nel 2004, il premio del Festival del Teatro Italiano con Faide, il Microfono di cristallo premio RAI con Unesco per Cattive Madri, EuDonna e il premio Santaniello per il cortometraggio Napoli 24 aprile 2005 Forcella.
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