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Torre del Greco, anche due pacchi di ‘schede ballerine’ per Piccirillo e il sindaco

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Torre del Greco. Trema la politica nella città del corallo, questa mattina i carabinieri hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di sedici persone indagate, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al voto di scambio elettorale, voto di scambio elettorale, attentati contro i diritti politici del cittadino, rivelazione e utilizzazione di segreti di ufficio, favoreggiamento, detenzione illegale di armi da sparo comuni e da guerra. Nelle oltre 50 pagine firmate dal gip del Tribunale di Torre Annunziata vi sono alcuni episodi che, secondo gli investigatori, avrebbero inquinato il voto in occasione della tornata elettorale del 10 giugno per l’elezione diretta del Sindaco e del Consiglio Comunale di Torre del Greco lo scorso anno. Tra i destinatari delle misure cautelari compaiono anche due consiglieri comunali: Stefano Abilitato indagato perché avrebbe promesso posti di lavoro a tempo determinato presso la ditta di gestione e smaltimento rifiuti cittadina attraverso il progetto nazionale Garanzia Giovani. L’altro esponente politico è Ciro Piccirillo, agente di polizia di Stato in servizio presso il Commissariato P.S. del Porto di Napoli. E’ accusato di favoreggiamento al sistema della compravendita dei voti per aver riferito a Giovanni Massella, intento ad effettuare una indiscriminata compravendita di voti, di un imminente controllo delle Forze di Polizia presso il seggio elettorale IPAM. “Giovà – disse – togliti da là fuori perché mò avite ‘nu controllo”. Informazione segreta e comunque riservata che non poteva essere divulgata. Piccirillo, secondo quanto riportato dall’ordinanza “aiutava a compiere reati ed ad eludere le investigazioni a carico degli stessi assicurandosi la loro impunità”.
L’impellente “necessità di impedire il protrarsi di medesime condotte criminose e che nel prossimo mese di maggio si svolgeranno le elezioni europee. Appare quindi, assolutamente indispensabile provvedere al più presto per impedire che anche per la prossima tornata elettorale – scrive il gip – nel comune di Torre del Greco si verifichi un analogo fenomeno criminale mercimonio di voti, assolutamente indegno in un paese civile!”.
Tra i vari elementi raccolti ai fini dell’inchiesta e presi in considerazione dal gip c’è il video inchiesta dei colleghi di fanpage.it che, il giorno dopo le elezioni, racconta episodi di compravendita di voti nei pressi del seggio elettorale dell’istituto IPAM di Corso Garibaldi. Questo filmato costituisce un’importante prova in seguito anche agli interrogatori delle persone indagate. Masella Giovanni per ben tre volte è stato ascoltato dagli investigatori. Masella ammetteva di essere il soggetto nel video di fanpage.it “detiene un paco di banconote e le distribuisce a persone per la compravendita del voto”. Masella raccontava agli investigatori tutti i dettagli dell’accordo con Magliacano Simone Onofrio (entrambi finiti ai domiciliari nell’ambito di questa inchiesta), partendo dall’inserimento del figlio Ciro e di altri nel progetto Nazionale “Garanzia Giovani” e della successiva assunzione nella ditta di Nu Gema, Giovanni Masella raccontava in modo dettagliato come era avvenuta la compravendita di voti, il modo in cui venivano avvicinati gli elettori e le somme di volta in volta richieste dallo stesso per poter procedere all’acquisto di preferenze, la prova del voto con le fotografie e il modo in cui operavano i 7 gruppi di soggetti che compravano i voti. Inoltre Masella riferiva che dopo la pubblicazione del video Ciro Masella e Andreina Vivace (entrambi indagati) si erano recati dal neo sindaco Palomba per esternare le proprie preoccupazioni e il primo cittadino li avrebbe rassicurati dicendo che avrebbe provveduto ad eventuali spese processuali. Parlava dei pacchi Unicef messi a disposizione da “Mimmo” Pesce. Nel corso dell’ultimo interrogatorio si soffermava sulle condotte dell’indagato Piccirillo e sul fatto che tale Franco Sannino (come appreso proprio da questi) gli aveva messo a disposizione due cartoni di cosiddette ‘schede ballerine’ per i voti al Piccirillo ed al sindaco Palomba. Le schede utilizzate nelle amministrative, infatti, non erano munite del talloncino antifrode.


Articolo pubblicato il giorno 2 Aprile 2019 - 14:13

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