Un’altra vittima del mare inquinato e della plastica: una tartaruga è stata trovata morta sulla spiaggia di Minori, una delle perle della Costiera Amalfitana, nella provincia di Salerno. Ad uccidere l’animale sarebbe stata la plastica, come si evince dalla foto, postata su Facebook: dalla bocca della tartaruga, infatti, penzola ancora un pezzo di plastica, forse una busta che l’animale deve aver ingoiato. “È morta qui davanti a Minori, uccisa dalla plastica che ancora le penzola dalla bocca. La pubblico e spero che gli amici facciamo altrettanto, perché si sappia a quale livello di barbarie siamo arrivati senza accorgercene. Riposi in pace” ha scritto Lucio Righetti, che ha postato la foto della tartaruga morta sul social network.
Proprio per evitare l’inquinamento del mare e la morte degli animali – sono sempre di più quelli che muoiono a causa della presenza della plastica in acqua, non solo tartarughe, ma anche delfini e balene – sempre più comuni stanno vietando la vendita di oggetti monouso di plastica, come posate, piatti, bicchieri e cannucce. A partire dal primo maggio, la vendita di tutti questi oggetti sarà vietata, ad esempio, sul Lungomare di Napoli, luogo in cui sorgono una infinità di ristoranti e attività commerciali, a due passi dal Golfo. Un analogo provvedimento, sempre a partire dal primo maggio, è stato adottato da tutti i comuni delle isole di Capri e Ischia e, come detto, sempre più amministrazioni comunali stanno cercando di correre ai ripari e arginare il fenomeno.
Gustavo Gentile
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